Famiglia
Usa: scade il divieto di vendita di armi semi-automatiche
Il bando delle armi semi automatiche non sara' rinnovato: da lunedì potranno essere legalmente vendute e il mercato rischia di esserne invaso
di Paul Ricard
Il bando delle armi semi- automatiche non sara’ rinnovato: da lunedi’, gli americani non saranno piu’ protetti dal rischio che fucili a ripetizione militari, micidiali, siano legalmente venduti e vengano utilizzati dalla malavita o in qualcuna delle stragi che periodicamente insaguinano le cronache Usa. Bill Frist, leader della maggioranza repubblicana al Senato, l’uomo cui spetta fissare l’agenda dei senatori, s’e’ detto favorevole alla decadenza del bando, firmato da Bill Clinton nel 1994 e conosciuto come legge Brady, che per dieci anni ha proibito in tutti gli Stati dell’Unione la vendita di 19 tipi di armi semi-automatiche, come gli Uzi e i AK-47 che, la scorsa settimana, furono tragicamente protagonisti nel Caucaso dell’attacco alla scuola di Beslan da parte di terroristi ceceni. La senatrice democratica della California Dianne Feinstein, che vuole l’estensione del bando cita una ricerca, condotta dall’Universita’ della Pennsylvania, secondo cui il 68% degli americani e’ favorevole al rinnovo del bando, compresi il 57 per cento dei possessori di armi. Il bando, firmato sotto l’Amministrazione democratica di Bill Clinton, entro’ in vigore il 14 settembre 1994. ‘Padre’ della norma e’ considerato Jim Brady, portavoce del presidente Ronald Reagan, rimasto paralizzato nel fallito attentato al presidente nel 1981. La legge prevede una clausola di scadenza dopo dieci anni, a meno che, nel frattempo, il Congresso non l’abbia rinnovata. Ma dall’Ammnistrazione repubblicana di George W. Bush, pure favorevole al bando, e’ giunto solo silenzio. Neppure John Kerry, candidato democratico alla Casa Bianca, s’e’ molto esposto su questo tema.
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