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Usa: record di spese militari, 500 miliardi di dollari

Bush firma il bilancio della difesa Le spese militari Usa sono paragonabili al pil del Canada. L'impegno: "Dobbiamo rimanere i più forti del mondo"

di Redazione

Pesantissimo il prezzo in vite umane, stratosferici i costi economici. L’elenco dei militari statunitensi uccisi in Iraq si allunga ogni giorno. Ma il presidente americano George W. Bush va avanti senza tentennamenti e lo dimostra la scelta di mettere a disposizione sempre nuove risorse economiche per la lotta al terrorismo e la dottrina della guerra preventiva. Oggi il capo della Casa Bianca ha firmato il bilancio della difesa per l’anno fiscale 2004, che stanzia fondi per 401,3 miliardi di dollari e prevede, fra l’altro, un aumento medio del 4,1 % della retribuzione dei militari. A quegli oltre 400 miliardi di dollari vanno aggiunti i circa 87 miliardi stanziati per la guerra in Iraq e in Afghanistan e per la ricostruzione dei due Paesi e i 9,3 miliardi di una legge per la realizzazione d’installazioni militari. Si arriva così sulla soglia dei 500 miliardi, il che significa che le spese militari degli Stati Uniti sono confrontabili con il prodotto interno lordo di un Paese del G7, il Canada. E sono superiori al prodotto interno lordo globale della Russia. Bush ha firmato il bilancio della difesa prima di recarsi in visita alla base militare di Fort Carson, nel Colorado, da cui venivano 27 dei soldati morti nella guerra in Iraq. All’atto della firma, il presidente s’è impegnato a fare tutto il necessario affinché l’apparato militare degli Stati Uniti resti forte, anzi “il più forte al mondo”, e sia capace di vincere la guerra contro il terrorismo. Nella cerimonia al Pentagono, Bush ha detto anche che le forze armate degli Usa hanno “il compito grande e storico” di mantenere sicuro il Paese e sconfiggere la minaccia del terrorismo. Quindi ha ripetuto concetti più volte espressi: “Le forze armate degli Stati Uniti si frappongono fra il nostro Paese e un grave pericolo. La posta in gioco non potrebbe essere più alta: abbiamo di fronte nemici che misurano i loro progressi in base al caos che creano, alla paura che diffondono e al numero di vite di innocenti che distruggono”.


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