Cultura

Usa: prodotti bio made in Italy alla conquista dell’America

Nel 2002 si stima che gli americani abbiano investito circa 11 miliardi di dollari in 'organic food' e che gia' nel 2005 il giro di affari dovrebbe arrivare a 20 miliardi di dollari

di Redazione

Dal vino al miele, dall’olio al caffe’: il biologico italiano sbarca a New York alla conquista del mercato Usa. Non solo una scelta di acquisti, ma anche una scelta di gusto e di vita. Gli americani, sempre in lotta con l’ago della bilancia, non badano a spese e nel 2002 si stima che abbiano investito circa 11 miliardi di dollari in ‘organic food’ e che gia’ nel 2005 il giro di affari dovrebbe arrivare a 20 miliardi di dollari. Grandi numeri che hanno spinto l’Italia, prima al mondo quanto a produttori di cibo biologico (56.440 aziende) ad organizzare nel cuore di Manhattan – grazie agli sforzi della Fiera di Bologna – ‘Sana Usa’, la prima mostra internazionale di cibo e vino biologico italiani. Trenta aziende – provenienti da Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Abruzzo, Puglia, Veneto, Toscana e Piemonte – hanno proposto alla platea americana il meglio della loro produzione: non solo vino, olio e pasta ma, tra le diverse proposte eno-gastronomiche, anche i salumi tipici del bolognese, il parmigiano reggiano, succhi e puree di carote, formaggi e miele. Nell’ambito della fiera, una giuria di esperti del settore, ha premiato i migliori vini e olii presenti all’expo. Il primo posto nella categoria vini bianchi lo ha conquistato il ‘Soave Superiore 2001′ dell’azienda agricola Gino Fasoli, nella sezione vini rossi il migliore e’ stato giudicato il ‘Vigna delle More Barbera Riserva 1999’ della cantina ‘Ca’ Selvatica’. Il Lazio e l’azienda il Molino si aggiudicano, invece,il gradino piu’ alto del podio per la migliore produzione di olio extra vergine d’oliva rigorosamente biologico.


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