Welfare

Usa potranno processare terroristi in tribunali militari

E non in quelli civili, in base a un decreto firmato dal presidente Bush

di Gabriella Meroni

Il presidente George Bush ha firmato un decreto militare che gli consentirà di processare cittadini stranieri sospetti di terrorismo davanti a speciali commissioni militari e non davanti a tribunali civili come è attualmente. Il decreto – ha spiegato il viceportavoce della Casa bianca Scott McClellan – fornisce al presidente uno strumento supplementare per combattere il terrorismo: “Il presidente ritiene che questa sia una opzione utile per portare i terroristi davanti alla giustizia”. “Ho stabilito – si legge nel documento firmato da Bush – che esiste una emergenza straordinaria per gli scopi della difesa nazionale, che questa emergenza rappresenta un interesse urgente e primario del governo, e che l’emanazione di questo decreto è necessaria per affrontare questa emergenza”. McClellan ha spiegato che Bush può a questo punto applicare il decreto a seconda di chi sia l’imputato da giudicare. Un tribunale militare – ha indicato il portavoce – potrebbe fornire maggiore sicurezza se si trattasse di processare negli Stati Uniti un qualche membro della rete terroristica al Qaeda o qualche altro terrorista internazionale. In questo caso il ministro della Giustizia creerebbe una speciale commissione militare per processare il membro di al Qaeda, o qualunque individuo che si sia “impegnato, abbia collaborato, abbia favorito o abbia complottato per commettere” atti di terrorismo o abbia dato rifugio a terroristi. Ci sono dei precedenti per l’azione intrapresa da Bush, sostengono i suoi collaboratori. Il presidente Franklin D. Roosevelt utilizzo speciali commissioni militari durante la seconda guerra mondiale per processare sabotatori e terroristi tedeschi. Il presidente Lincoln ne ha fatto uso durante la guerra civile, mentre il presidente Washington le utilizzò per processare e passare per le armi le spie.


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