Welfare
Usa: lotta contro il razzismo genetico
Aumentano i casi di licenziamento di lavoratori predisposti a contrarre malattie ereditarie. L'Agenzia federale contro le discriminazioni cita in giudizio la prima azienda colpevole di aver praticato
La ?discriminazione genetica? sul posto di lavoro, negli Stati Uniti, è diventata una realtà preoccupante. Secondo quanto riferisce il quotidiano Libération, la diffusione della pratica dei test genetici nella popolazione (basta un esame del sangue e i laboratori specializzati sono diffusissimi) e la diminuzione dei prezzi dei test hanno fatto aumentare i casi di licenziamento di persone geneticamente predisposte a malattie mortali.
Il fenomeno si è amplificato a tal punto che la Commissione americana per l?uguaglianza nei posti di lavoro (EEOC), un?agenzia federale incaricata di far rispettare le leggi sociali contro le discriminazioni, sta preparando un nuovo sistema di regole contro la discriminazione genetica, ed è già in causa contro le imprese che hanno violato la privacy degli impiegati.
Questo organismo si occupa della questione dal 1995, e ha stabilito che le vittime di discriminazioni sulla base di test genetici devono beneficiare delle stesse protezioni legali previste per i lavoratori disabili. Nelle prossime settimane si terrà il primo processo contro un?azienda che praticava test genetici all?insaputa dei dipendenti, la Burlington Northern. L?agenzia federale intende mandare un preciso messaggio a tutte le grandi imprese americane: la discriminazione non sarà tollerata, e i lavoratori dovranno prendere coscienza dei loro diritti.
Genetica e assicurazioni
Venticinque Stati hanno anche adottato leggi contro la discriminazione genetica nell?ambito delle assicurazioni.
Sulla questione è stato dedicato recentemente un convegno all?Università Cattolica di Milano, che ha ospitato il professor Jean Lemaire, esperto dell?University of Pennsylvania, che ha sottolineato come i test genetici rappresentino il vero incubo delle società assicurative americane.
Si sono verificati casi in cui persone consapevoli di poter contrarre una malattia mortale hanno sottoscritto polizze ad elevato rendimento, senza comunicare alla compagnia assicurativa la loro predisposizione. Il pagamento di assicurazioni miliardarie in questi anni ha innescato un aumento del costo medio dei premi assicurativi, che si è ripercosso su tutti gli assicurati.
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