Salute

Usa, la felicità previene l’Alzheimer

Lo dice un neurologo della Kentucky University che ha studiato oltre seicento religiose cattoliche negli ultimi 15 anni. La ricerca sarà pubblicata lunedì su una rivista scientifica

di Giampaolo Cerri

La felicità è un rimedio preventivo contro l’Alzhaimer, lo rivela uno studio che sarà pubblicato lunedì prossimo dal David Snowdon, neurologo dell’Università del Kentucky, sul Journal of Personality and Social Psychology che ha esamminato negli ultimi 15 anni 678 suore cattoliche dell’ordine delle School Sisters di Notre-Dame. Per 15 anni, in sette conventi sparsi per gli Stati Uniti, le religiose hanno accettato di sottoporsi annualmente a test genetici, fisici e della memoria. Alla fine Snowdon ha constatato come le suore “che abbiano fatto parte di emozioni positive al momento della scrittura delle loro autobiografie ma anche durante la loro esistenza” fossero meno esposte all’Alzheimer. Secondo lo scienziato, le persone “felici” producono una maggiore quantità di acido follico, vitamina che gioca un ruolo fondamentale nella formazione delle cellule, contribuisce a prevenire l’Alzhaimer. Al contrario le suore soggette a crisi depressive o a crisi cardiache hanno invece sono risultate più soggetto alla malattia neurologica. Il direttore dell’Istituto nazionale sull’invecchiamento Richard Suzman ha affermato che la ricerca “segna un passo in avanti decisivo nello studio dell’Alzheimer”. Delle 678 suore analizzate, 334 sono ancora in vita.


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