Mondo

Usa. Cresce il movimento pacifista

Mamme, nonne, studenti, miliardari e sindacalisti marciano sul "sentiero della pace" contro la politica di Bush. proliferano le petizioni e le manifestazioni contro la guerra all'Iraq

di Redazione

Mamme, nonne, studenti, miliardari e sindacalisti marciano sul sentiero della pace contro George W. Bush. Il movimento anti-guerra in Iraq sta guadagnando terreno negli Usa e affratella inconsueti alleati: dal presidente del sindacato Afl-Cio John Sweeney a Ben Cohen, il re del gelato e co-fondatore della popolare catena Ben and Jerry. Con un’intensita’ che l’America aveva vissuto solo al tempo della guerra del Vietnam il dibattito sull’attacco contro Saddam Hussein e’ entrato nelle classi: non succedeva dagli anni settanta – ha constatato il ‘New York Times’ – che gli studenti americani si dimostrassero cosi’ impegnati in politica estera. E’ non e’ solo a Washington, a New York, a Berkeley, a Harvard, le capitali storiche della protesta studentesca nei campus: a Orem nello Utah, gli allievi della Lakeridge Junior High School, una piccola scuola media, hanno dibattuto la crisi in Iraq almeno cinque volte dall’inizio dell’anno. La contestazione pacifista non conosce eta’ o ceti sociali: Daphne Reed, un ex insegnante di teatro dell’Hampshire College di Amherst in Massachusetts, ha fondato qualche mese fa attraverso la sua rete di conoscenze su Internet il movimento Madri Contro la Guerra con uno zoccolo duro di 50 militanti ma migliaia di sostenitrici da un angolo all’altro dell’America. Molte delle aderenti al suo gruppo sono nonne sulla settantina che passano le giornate sul web organizzando campagne di e-mail, marce e manifestazioni nelle scuole. Le Madri Contro la Guerra sono quasi tutte veterane della protesta anti-Vietnam, un movimento che venne costruito in mesi e anni di pazienti sforzi di coordinamento. Stavolta, anche grazie al potere di Internet, la tela del no all’attacco in Iraq e’ stata tessuta molto piu’ in fretta. Ne sono entrati a far parte gruppi radicali storici come il Workers World Party, ma anche organizzazioni di reduci contro la guerra guidati da ex militari che hanno gia’ combattuto nel Golfo, gruppi di immigranti e un movimento di famiglie delle vittime dell’11 settembre. Questi e altri gruppi si ritroveranno in manifestazioni di protesta che prenderanno il via il 10 dicembre, la giornata internazionale per i diritti umani. Centinaia di organizzazioni hanno messo in cantiere eventi, comizi, momenti di disobbedienza civile. Ben Cohen, il re del gelato di Ben and Jerry, ha in programma di unirsi a gruppi religiosi di New York e di farsi arrestare: ”Sara’ la prima volta nella mia vita, ma e’ la cosa giusta da fare. Un modo per far sapere all’amministrazione Bush che sta sbagliando”. Il movimento anti-guerra si e’ fatto largo anche nel sindacato: John Sweeney, il capo della Afl-Cio (13 milioni di lavoratori), ha scritto una lettera al Congresso per esprimere le sue profonde riserve su un’invasione. Seguendo il suo esempio centinaia di migliaia di iscritti hanno firmato petizioni contro la guerra e il numero e’ prevedibilmente destinato a esplodere quando i leader del sindacato si troveranno a convegno il 18 dicembre a New York.


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