Mondo
Usa considerano riduzione forze
Il piano proposto da Biden prevede anche più attenzione ad al Qaeda in Pakistan
di Redazione
Gli Stati Uniti considerano l’ipotesi di ridurre le loro forze militari in Afghanistan, un piano sostenuto dal vice presidente, Joseph Biden. Ad anticipare la notizia è il New York Times, secondo cui il Presidente Barack Obama starebbe esplorando alternative all’aumento del contingente sollecitato dal comandante delle operazioni a Kabul, il generale Stanley McChrystal.
Il piano prevede anche una maggior attenzione alla lotta contro al Qaeda in Afghanistan ma soprattutto in Pakistan, con forze speciali, attacchi missilistici con i Predator e altre «tattiche chirurgiche», e un minor interesse alla protezione dei civili dai talebani. Un’opzione questa che rientra, sottolineano le fonti citate dal quotidiano americano, nel processo di revisione della strategia lanciata dall’amministrazione Obama subito dopo il suo insediamento alla Casa Bianca.
Obama ha incontrato i suoi più stretti consiglieri (fra loro, Biden, il segretario della Difesa, Robert Gates, il segretario di Stato, Hillary Clinton, il consigliere per la sicurezza nazionale, James Jones e il capo degli stati maggiori riuniti, l’ammiraglio Mike Mullen) il 13 di questo mese per iniziare a discutere della questione, spiegano le fonti coinvolte nel processo di revisione della strategia. In questo primo incontro non è stato raggiunto un accordo. Per questo ne sono stati fissati altri tre o quattro. «Ci sono numerose opinioni in competizione fra loro», spiega una fonte ricordando che il piano di Biden era già stato sottoposto all’attenzione di Obama, e allora respinto, lo scorso marzo.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.