Mondo

Usa-Cina: via le sanzioni in cambio di aiuti antiterroristi

I provvedimenti restrittivi eran stati imposti all'indomani delle stragi di piazza Tienanmen

di Gabriella Meroni

L’Amministrazione Bush, alla ricerca di scambi di informazioni anche con la Cina contro il terrorismo, sta pensando di rimuovere le sanzioni imposte dal 1989, dopo la sanguinosa repressioen di Tienanmen.

A rivelarlo sono fonti ufficiali del governo americano che prevedono la prossima riapertura della fornitura di attrezzature militari alle forze di sicurezza cinesi. Riprenderebbe così la vendita di parti di ricambio degli elicotteri Black Hawk, forniti dagli Usa alla Cina negli anni 80. Lo sblocco è il segnale di un disgelo sempre maggiore tra i due paesi, alla vigilia dell’incontro dell’Apec (Asia Pacific Economic Cooperation) a Shanghai, a cui parteciperà anche il presidente Bush. Le ostilità erano iniziate con la condanna americana della repressione delle proteste democratiche dell’89 e sono proseguite fino all’arresto dell’equipaggio dell’aereo della Marina degli Stati Uniti, atterrato d’emergenza dopo la collisione con un jet da combattimento cinese. Ma dopo gli attacchi dell’undici settembre, Bush guarda a Pechino come un potenziale partner nella guerra contro il terrorismo. La Cina, intanto, ha già rafforzato i controlli sul breve confine occidentale con l’Afghanistan e si è offerta di condividere le informazioni d’intelligence con gli Stati Uniti.

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