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Usa. Bush: “Per salvare l’economia servono 600 mld in 10 anni”

Il presidente Bush propone un'imponente piano. di portata decennale, per risollevare l'economia Usa in crisi. Ingenti i tagli alle tasse. Molto critici i democratici

di Redazione

Seicento miliardi di dollari nei prossimi dieci anni: questo l’importo del pacchetto di misure per lo stimolo all’economia firmato dal Presidente degli Stati Uniti George W. Bush, secondo quanto rivelato da fonti dell’Amministrazione, un valore doppio delle stime iniziali.

Tra i provvedimenmti che saranno adottati probabilmente una serie di tagli fiscali, milioni di dollari di aiuti alle casse dei singoli Stati, molti dei quali in pesanti difficoltà finanziarie, e sussidi per la disoccupazione.

Severo il giudizio dei Democratici: il senatore Tom Daschle, nel programma radiofonico settimanale del partito, ha definito il piano Bush “l’idea sbagliata nel momento sbagliato per aiutare le persone sbagliate”. Il pachetto, obiettano i democratici, andrebbe infatti a vantaggio dei più ricchi ed ignorerebbe le fasce dal reddito medio basso.

Il raddoppio della previsione di spesa ha diverse cause. Prima di tutto l’intenzione di Bush di accelerare i piani di taglio della pressione fiscale, includendo fin dall’inizio anche lo scaglione a reddito più elevato; inoltre la possibilità di agevolazioni fiscali per le imprese, in modo da stimolare gli investimenti.

Infine, la possibilità di un ulteriore abbassamento della
pressione ficale sui dividendi, che potrebbe superare il 50% di
cui si parlava finora: una somma di almeno 150 miliardi in 10
anni, che andrebbe a vantaggio delle fasce a reddito più elevato.

Daschle ha fatto notare che in base a quanto noto, coloro che
guadagnano un milione di dollari l’anno potrebbero ottenere
benefici fiscali per 24mila dollari; chi si ferma a 40-50mila
dollari ne risparmierebbe 76. Bush presenterà la sua versione
definitiva del pacchetto di misure economiche martedì prossimo a Chicago

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