Welfare

Usa: arriva la pillola per stare sempre svegli

Destinata ai "workaholics" di tutto il mondo, promette 40 ore di veglia in perfette condizioni di lucidità. Ma i medici sono perplessi

di Gabriella Meroni

Nell’America insonne del dopo 11 settembre un giornalista del ‘Washington Post’ si e’ sottoposto a un esperimento controcorrente: ha buttato a mare il sonnifero e sperimentato con il modafinil, una pillola che promette ai ‘workaholics’ di tutto il mondo 40 e piu’ ore di veglia in perfetto stato di concentrazione mentale. E’ un nuovo fenomeno dell’America che cambia: nel 2001, americani di ogni ceto sociale hanno acquistato modafinil per 150 milioni di dollari, il doppio rispetto all’anno precedente. Il farmaco, approvato nel 1998 dalla Food and Drug Administration per curare la narcolessia -una rara malattia che provoca incontrollate ‘botte’ di sonno a tutte le ore- viene adesso prescritto dai medici per trattare vari tipi di disturbo e, in un crescente numero di casi, addirittura nessun disturbo. E’ un esempio in piu’ di come un farmaco non viene utilizzato per curare una malattia, ma per garantire un nuovo stile di vita. Gli americani vogliono dormire meno? Il modafinil, a differenza di anfetamine e di droghe stimolanti come la cocaina, non da’ assuefazione ne’ crea dipendenza. Ma i medici piu’ coscienziosi sono da qualche tempo sul chi vive: nessuno puo’ ancora dire che effetti collaterali possono insorgere con un uso prolungato della pillola che non fa dormire. Con il modafinil -ha dimostrato sulla sua pelle il giornalista Joel Garreau del ‘Washington Post’- una persona puo’ restare sveglia per quasi due giorni rimanendo perfettamente in grado di affrontare problemi complessi della vita di tutti i giorni: lui lo ha fatto scrivendo un articolo-diario di due pagine di giornale. Bastano poi otto ore di sonno ristoratore, per tornare a impegnarsi di nuovo in altre 40 ore di veglia operosa. Il trend non e’ solo nella vita civile: il Pentagono, attraverso la sua Defense Advanced Research Projects Agency, sta cercando strade per arrivare al ”soldato metabolicamente dominante”. Una ricerca in cantiere -ha scoperto Garreau- prevede la creazione di un guerriero capace di combattere 24 ore al giorno per sette giorni consecutivi. La prospettiva e’ da film dell’orrore, ma il giornalista ha trovato un medico pronto a scherzarci sopra: ”Se il ministro della Difesa Donald Rumsfeld dovesse restare sveglio per lunghi periodi di tempo, vorrei che prendesse questi farmaci”, ha osservato William Dement, direttore del Centro del Sonno della Stanford University ,che tuttavia ha messo in guardia il reporter: ”Prima di decidere di fare del modafinil una scelta di vita, accertati di sapere che cosa fa alle coronarie”. Cio’ nonostante, secondo i pareri raccolti dal giornalista, sono molte le categorie a cui lo stile di vita promesso dalla pillola per l’insonnia potrebbe far gola. ”Siamo diventati una societa’ 24 ore su 24 che non si regola piu’ sul ritmo naturalmente alternato di giorno e notte -ha commentato Neil Feldman, direttore del Centro del Sonno dell’Universita’ di St. Petersburg in Florida-, viviamo a seconda dei nostri lavori. Medici reperibili tutta la notte, operatori di centrali nucleari, camionisti, poliziotti, pompieri. Tutta gente che, a un certo punto, potrebbe far uso di modafinil”. Lo stesso Feldman ha fatto un esempio di uso, secondo lui appropriato, del farmaco: ”Sei un avvocato e hai un cliente nel braccio della morte. Il governatore ti da’ tre giorni per presentare l’appello. Io ti prescriverei tre pillole. Tre pero’, non cento”.


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