Welfare

Usa: ampliati i poteri del tribunale segreto antiterrorismo

E' composto da sette giudici e ha l'incarico di autorizzare tutte le intercettazioni

di Gabriella Meroni

Uno degli strumenti con cui Washington intende combattere una delle battaglie piu’ ardue della sua guerra al terrorismo, quella a casa propria, e’ una poco conosciuta assise di sette giudici, scelti dal presidente della Corte Suprema, che dal 1978 autorizza, in gran segreto, le intercettazioni telefoniche ed ambientali a danni di sospetti agenti di potenze straniere. Ora l’amministrazione Bush ha chiesto al Congresso di ampliare i poteri della ”secretive court” -che si riunisce in una stanza senza finestre e a prova di ”cimici’, per garantire la segretezza delle decisione prese dai giudici- che nei suoi 23 anni di vista ha finora autorizzato tutte le richieste di intercettazioni presentate, bocciandola una sola. La richiesta dell’amministrazione – che ha piu’ volte fatto riferimento alla necessita’ di ricorrere a mezzi straordinari per fronteggiare questa emergenza – rischia pero’, scrive il ”Los Angeles Times”, di ”sconvolgere un delicato equilibrio, istituito dopo il Watergate, fra l’esigenza di proteggere la sicurezza nazionale e le azioni di spionaggio ai danni di cittadini americani”. La corte e’ infatti stata istituita con il Foreign intelligence surveillance act (Fisa), approvato nel 1978 in risposta all’azione che fu alla base dello scandalo Watergate, cioe’ il ricorso da parte dell’amministrazione di Richard Nixon dei servizi e dei loro mezzi di intercettazione per spiare gli avversari politici. Stabilendo una distinzione fra la necessita’ di controllare eventuale agenti di potenze nemiche e la lotta al crimine interno, il Fisa istituiva questa speciale corte federale dalla quale il governo puo’ ottenere l’autorizzazione ad intercettazioni ai danni di sospetti terroristi, spie ed altre persone sospettate di lavorare per potenze straniere. Il governo ricorse a questi poteri per catturare la ”talpa” della Cia, Aldrich Ames, ed indagare sul precedente attentato al World Trade Center nel 1993. Ora il ministro della Giustizia, John Ashcroft, ha presentato un pacchetto di leggi anti-terrorismo che comprende anche la richiesta di poter ricorrere a questa corte anche per indagini non strettamente legate a casi di spionaggio da parte di potenze straniere. ”Ma una tale revisione – si chiede il Los Angeles Times – permetterebbe al governo di usare la legge per casi che non pertengono alla sicurezza nazionale, mettendo cosi’ in pericolo le liberta’ costituzionali che proteggono i cittadini dalle intercettazioni?”. ”La legge e’ stata pensate per essere usata contro servizi stranieri non per indagini criminali” sostiene Morton Halperin, un ex consulente del dipartimento di Stato che collaboro’ alla stesura della Fisa, preoccupato dal fatto che l’Fbi potrebbe essere tentata di utilizzare per aggirare le limitazioni del quarto emendamento. E ricorda come negli sessanta e settanta attivisti pacifisti furono definiti agenti stranieri per poter autorizzare un’esteso controllo sulle loro attivita’.


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