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Usa a Nicaragua: “Niente aiuti se cambiate presidente”
Enrique Bolanos è accusato di aver utilizzato fondi neri durante la campagna elettorale del 2001
L’ambasciatore statunitense in Nicaragua, Barbara Moore, ha annunciato che in caso di destituzione del presidente Enrique Bolanos, accusato di aver utilizzato fondi neri durante la campagna elettorale del 2001, l’amministrazione Bush blocchera’ gli aiuti al Paese centroamericano. ”La destituzione di Bolanos potrebbe ripercuotersi sul nostro programma di assistenza economica”, ha detto la diplomatica. Il Nicaragua e’ uno dei 16 Paesi in via di sviluppo che beneficiano del programma di aiuti, denominato ‘Conto del millennio’, creato dal presidente Usa George W. Bush.
Una delegazione dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), guidata dal segretario generale ad interim Luigi Einaudi, ha concluso oggi a Managua una missione di tre giorni per tentare di risolvere la crisi politica apertasi nel Paese centroamericano in seguito alla richiesta di destituzione del presidente conservatore Enrique Bolanos, avanzata dalla Corte dei conti, per il presunto utilizzo di fondi neri durante la campagna elettorale del 2001. ”Siamo venuti ad esprimere solidarieta’ a Bolanos e a difendere l’ordine istituzionale ma crediamo che debbano essere i nicaraguensi a trovare una soluzione ai loro problemi”, ha aggiunto l’italo-americano Einaudi. La Corte dei conti nicaraguense e l’opposizione sandinista accusano Bolanos di aver utilizzato fondi neri per complessivi sette milioni di dollari durante la campagna per le presidenziali del 2001 e di essersi rifiutato di presentare la documentazione delle spese elettorali.
Secondo l’ambasciatore Moore, Bolanos e’ invece ”vittima di un complotto”. Il presidente e’ un ricco imprenditore e latifondista di 76 anni che fu vice presidente dell’ex capo dello stato Arnoldo Aleman, ora agli arresti per frode, riciclaggio e arricchimento illecito. Durante la campagna elettorale del 2001, l’ex presidente Usa Jimmy Carter, in qualita’ di osservatore, critico’ l’ingerenza dell’ambasciata Usa, schierata al fianco di Bolanos contro i sandinisti, e defini’ Aleman ”uno dei politici piu’ corrotti dell’emisfero”. Bolanos ha mostrato in una conferenza stampa una lista di donatori e gli assegni incassati in campagna elettorale ma si e’ rifiutato di fornire la documentazione ai giudici.
L’ambasciatore Moore si e’ detta ”soddisfatta” del chiarimento di Bolanos, il quale ha anche incassato la ”piena solidarieta”’ degli altri sei governi centroamericani. In un documento firmato sabato scorso a Managua, i rappresentanti dei governi centroamericani avevano infatti sollecitato l’intervento dell’Osa per evitare ”la rottura dell’ordine istituzionale” in Nicaragua. Il leader storico del Fronte sandinista di liberazione nazionale, Daniel Ortega, ha definito il documento ”una ingerenza” negli affari interni del Nicaragua.
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