Formazione
Uranio impoverito, riconosciuta causa di servizio a par
Il giovane si è ammalato di tumore in missione in Iraq
Il Ministero della difesa ha accolto la richiesta di Walter Cecchettin, il giovane erbese che ha contratto una grave forma tumurale durante la missione di pace in Iraq.
Trent’anni, sposato e con una bimba ma costretto ormai da dieci anni a convivere con un tumore, Walter Cecchettin proprio un anno fa sollevo’ il suo caso all’attenzione dei media nazionali. Erano le settimane in cui tutti parlavano di uranio impoverito usato durante missioni di pace e di guerra in giro per il mondo, cosi’ come quella che vide nel ’91 l’ex para’ erbese impegnato in Irak. Torno’ portando con se’ l’incubo della sua vita. Ora a un anno di distanza ha ottenuto quello che voleva: il riconoscimento della causa di servizio. La Commissione Ospedaliera Militare del Ministero, infatti, ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Gandolfo Miceli che sin dall’inizio si e’ messo al fianco del giovane per tutelarne gli interessi.
La pratica era stata avviata a meta’ marzo dello scorso anno e puntava ad ottenere il riconoscimento del nesso di causalita’ fra l’insorgere della patologia (un linfoma non Hodghins ad alta densita’ maligna) e la presenza del 30enne alla missione nel Golfo. Da quando il male e’ emerso, Walter Cecchettin ha gia’ dovuto sottoporsi a ben 5 interventi (due solo negli ultimi dieci mesi) e al trapianto del midollo osseo. Nelle prossime settimane dovra’ sottoporsi ad altre cure.
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