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Upshift, il programma per giovani migranti vince il Premio Impatto del Salone della Csr

Ha coinvolto 5mila giovani con background migratorio, fra cui anche minori stranieri non accompagnati e profughi ucraini. Li ha accompagnati a raffinare le soft skills, competenze imprenditoriali e a sviluppare le competenze del XXI secolo. È Upshift, il programma di Junior Achievement Italia e Unicef, premiato al Salone della Csr

di Sara De Carli

È andato ad “Upshift” il “Premio Impatto 2023” per la categoria non profit assegnato dal Salone della CSR e dell’innovazione sociale. “Upshift” è un percorso di sviluppo delle competenze per il XXI secolo e la transizione fra scuola e lavoro, destinato ai minori stranieri non accompagnati e agli alunni con background migratori che frequentano le nostre scuole. Lo realizzano dal 2018 Junior Achievement Italia e Unicef: oggi è diffuso in cinque regioni, grazie a un protocollo siglato con il ministero dell’Istruzione e del merito e rientra tra i percorsi di Indire. In cinque anni ha coinvolto 5mila ragazzi.

«Nel 2018 quando iniziò questa partnership in Sicilia il flusso di migranti aveva assunto dimensioni emergenziali, proprio come sta accadendo ora. Di fronte alla chiamata di Unicef che cercava una realtà con cui implementarlo nel nostro sistema d’istruzione non ho esitato, ma la tensione a fare bene in un ambito d’intervento nuovo fu tanta. Anche per questo divenne centrale appropriarsi di un metodo per potere valutare i risultati attesi e per renderli tangibili e comprensibili per tutti: si aggiunse così a noi Human Foundation», ricorda oggi Miriam Cresta, CEO di JA Italia Ets. È stata lei, ieri, a ritirare il premio insieme a Elena Locatelli di Unicef (in foto anche Giovanna Melandri, fondatrice e presidente di Human Foundation.

«È stato un privilegio ed un onore ritirare il “Premio Impatto” assegnato dal Salone della CSR e dell’Innovazione sociale. È un riconoscimento che rappresenta per Junior Achievement Italia un’importante affermazione della validità del percorso intrapreso da una decina di anni di misurazione e valutazione dei cambiamenti che i percorsi di imprenditorialità, finanza e orientamento possono indurre nel nostro sistema d’istruzione», afferma Cresta.


«Raggiungere questo riconoscimento con l’intervento svolto nelle scuole a fianco di Unicef dal 2018 per sviluppare le competenze del XXI secolo e facilitare la transizione scuola-lavoro tra studenti e studentesse inseriti in contesti con elevato abbandono scolastico e con background migratorio, spesso in condizioni emergenziali per gli insegnanti coinvolti, ci riempie ancora più di orgoglio. Desidero ringraziare la Giuria del Premio per le motivazioni che ci riportano il senso di un metodo introiettato nella nostra organizzazione con successo e Human Foundation per il lavoro di analisi e di accompagnamento mirato a rendere tangibili e comprensibili per tutti, tanto a livello qualitativo quanto a livello qualitativo, gli effetti positivi ottenuti da questo programma non solo rispetto al successo scolastico, ma anche in ambito di inclusione, socializzazione ed uguaglianza sociale».

Il programma si basa sul learning by doing e su metodi propri dell’innovazione e del design thinking, è articolato in percorsi formativi modulabili da svolgersi a scuola e fuori dal contesto scolastico e con l’ausilio di mentori volontari. Il percorso a scuola è rivolto alle secondarie di primo e secondo grado e prevede una formazione docenti e volontari dedicata. Nel 2023 il programma ha aggiunto un focus per i giovani rifugiati ucraini e, in collaborazione con Indire, ha sviluppato nuove opportunità per la prevenzione della dispersione scolastica nelle secondarie di I grado. Il programma si articola in tre diverse fasi: Innovation & Creativity Camp, Idee in azione per Upshift e Impresa in azione per Upshift.

Human Foundation fra giugno e ottobre 2022, nel quadro della terza fase pilota della Garanzia europea per l’infanzia in Italia, ha lavorato alla valutazione di impatto del programma. Il programma si è rilevato valido a rafforzare le competenze imprenditoriali degli studenti, i cui risultati confermano il rafforzamento di tutte le competenze indagate in relazione all’imprenditorialità; si è dimostrato efficace anche nel rafforzamento delle competenze per la vita (life skills) degli studenti partecipanti. Rispetto ai livelli di competenze del XXI secolo acquisite dai partecipanti, l’analisi conferma l’ipotesi (che è anche quella della letteratura) per cui di fattori contestuali come la deprivazione culturale ed economica del contesto famigliare, hanno un’influenza sull’acquisizione di competenze. «Rispetto all’inclusione sociale» – conclude il report di Human Foundation, «i risultati della presente ricerca evidenziano l’impegno degli studenti nel proporre soluzioni alternative e creative di utilità sociale, la loro sensibilità su tematiche sociali e l’intento di aiutare persone vulnerabili, azioni a carattere educativo e di cittadinanza, capaci di contrastare l’esclusione e l’emarginazione sociale».

Foto da ufficio stampa di JA Italia

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