Formazione

Unterkircher: in aiuto una missione del Cnr

Sarà coordinata dal Comitato EvK2Cnr e da Agostino Da Polenza

di Redazione

E` pronta a partire dall`Italia la missione di soccorso coordinata dal Comitato EvK2Cnr e da Agostino Da Polenza per Walter Nones e Simon Kehrer, i due alpinisti italiani intrappolati sul Nanga Parbat dopo la scomparsa dell`altoatesino Karl Unterkircher, precipitato ieri in un crepaccio.

Silvio Gnaro Mondinelli, il più forte ed esperto alpinista italiano, si imbarcherà nel primo pomeriggio sul primo volo per il Pakistan insieme Maurizio Gallo. Domani, sorvoleranno la parete Rakhiot del Nanga Parbat. La missio ne si svolge in stretta collaborazione con l`unità di crisi del Ministero degli Esteri, l`Ambasciata italiana in Pakistan e l`esercito pakistano. La situazione, sul Nanga Parbat, è critica. Dopo la tragica morte di Karl Unterkircher, Walter Nones e Simon Kehrer non hanno potuto fare dietro-front per tornare al campo base: la parete sottostante è troppo pericolosa da attraversare di nuovo. I due alpinisti si sono trovati costretti a proseguire sul difficile pilastro di roccia che li separa dalla cresta sommatale della montagna. Una via nuova. Ieri si trovavano a 6.400 metri di quota, erano in buone condizioni, ma davanti a sé avevano ancora 700 metri di parete da scalare. E poi la difficile scelta della via da imboccare per la discesa. Al momento, queste sono le uniche informazioni fornite dai due alpinisti, in una brevissima telefonata a casa ieri pomeriggio.

 

Il programma iniziale, infatti, prevedeva la discesa dalla via salita da Herman Buhl nel 1953 in occasione della prima salita della montagna. Su quella via, alcune settimane fa, Unterkircher e compagni erano saliti fino a 5.900 metri, lasciando una tenda in previsione della discesa dalla vetta. Prima di partire per il tentativo di cima, però, Unterkircher aveva fatto sapere che lo staff pakistano del loro campo base aveva consigliato loro di scendere dalla via normale per la parete Diamir. Al momento, non c`è alcuna certezza riguardo quello che decideranno Nones e Kehrer. “Osservando la parete non sembra che abbiano molte possibilità di scostarsi dalla linea che avevano individuato prima di partire – prosegue Da Polenza -. E una volta usciti dalla parete, sul Bazin Glacier, per loro non sarà facile trovare la via per scendere”. Da Polenza ha allertato, ieri pomeriggio, tutti i campi base della montagna. Ci sono altri italiani in Kar akorum, ma la logistica dei loro spostamenti sarebbe troppo complicata. “La soluzione più veloce è di far partire i soccorsi da qui” ha detto il presidente del Comitato Evk2Cnr. Mondinelli e Gallo sbarcheranno domattina all`alba in Pakistan e troveranno ad attenderli gli elicotteri dell`esercito pakistano con i quali sorvoleranno il Nanga Parbat, ad oltre 7000 metri di quota, cercando di individuare Nones e Kehrer, per scendere in loro soccorso o recuperarli con l’elicottero.

Silvio Mondinelli, è il sesto uomo al mondo ad aver scalato tutti i 14 ottomila senza ossigeno. Nelle sue spedizioni, ha compiuto diversi salvataggi in alta quota. Nato a Gardone Valtrompia il 24 giugno 1958, vive dal 1976 ad Alagna Valsesia dove svolge l’attività di guida alpina e servizio cinofilo per la Guardia di Finanza, di cui è brigadiere. Nel maggio scorso ha partecipato alla spedizione Share Everest 2008 del Comitato EvK2Cnr guidando l`installazione della stazione metrologica più alta del mondo sul Colle Sud dell`Everest, a 8000 metri. Maurizio Gallo è ingegnere edile e guida alpina. Ha partecipato alle spedizioni all’Everest nel 1992, al Lothse nel 1996, al K2 nel 2004. Nel 2005 ha volato con l’esercito dopo il terremoto che colpì le montagne pakistane. Per dieci anni è stato direttore nazionale dei corsi per guide alpine e collaboratore del Comitato Evk2Cnr per il quale lavora in Pakistan come general logistic manager del progetto Karakorum Trust.


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