Formazione

Universitari, una stanza: 503 euro

Il record a Milano. In italia i fuorisede sono ben 400mila

di Redazione

La stanza in coabitazione non è più una realtà solo per gli studenti universitari, ma ora anche i lavoratori, ben il 59%, condividono gli appartamenti a causa dell’aumento di prezzi degli affitti. E ancora, il canone d’affitto più alto è a Milano con 503 euro al mese per un posto letto in singola, mentre la città più accessibile è Cosenza con 200 euro al mese. Sono i dati diffusi da www.Immobiliare.it, il portale leader in Italia con oltre 450.000 annunci di settore, che sottolinea inoltre come il modesto livello degli stipendi italiani (1.000 euro al mese il salario medio di un impiegato nel nostro Paese) costringe chi lavora nelle grandi città a condividere l’appartamento. Ben il 59% delle coabitazioni nelle principali città italiane si realizza fra persone che già hanno un impiego. Il dato è facilmente comprensibile se si pensa al costo per l’affitto di un monolocale nelle grandi città. Per un monolocale a Milano si spendono 815 euro al mese, a Roma 755, a Firenze 710, a Torino 570, a Genova 490 e a Venezia il prezzo sale fino a 850 euro.

«Nelle grandi aree metropolitane la coabitazione non è più solo un fenomeno studentesco» sottolinea Carlo Giordano, amministratore delegato del gruppo Immobiliare .it. «In questi tempi di crisi, poter dividere le spese condominiali e le bollette non è cosa da poco e questa soluzione abitativa consente un risparmio medio di 300 euro».

Ancora secondo lo studio del gruppo, anche fra i circa 400.000 studenti universitari fuori sede la coabitazione è una realtà importante (il 61% delle condivisioni di appartamenti a livello nazionale si realizza fra chi frequenta l’Università) ed emerge che, nel 62% dei casi, si affittano camere singole, ma con il bagno in condivisione. Il costo medio è di 320 euro al mese e la dimensione oscilla fra gli 11 e i 15 metri quadri. Solo il 9% di chi affitta ha a disposizione una stanza di oltre 21 mq. Il canone di affitto, però, può anche essere molto maggiore.

Dall’indagine è emerso che la città più cara è Milano (in media 503 euro al mese, spese condominiali incluse). Al secondo posto c’è Roma, dove per una stanza singola il prezzo richiesto è di 480 euro mensili, terza Firenze con 422 euro di canone mensile. Appena fuori da questo particolare podio, c’è Venezia; qui gli studenti pagano un canone di 410 euro. La città universitaria più economica dello stivale è Cosenza, 200 euro per un posto letto in una stanza singola.

Non va sottovalutato, però, un fenomeno purtroppo molto diffuso nelle città sedi di prestigiosi atenei: l’affitto in nero. Secondo alcuni dati, infatti, solo il 28% degli studenti fuori sede ha un contratto regolare. Frammentare l’immobile produce, chiaramente più reddito e i proprietari lo sanno.

 

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