Volontariato
Università: voucher per studentesse facoltà scientifiche
La regione Toscana incoraggia le ragazze ad iscriversi alle facolta' scientifiche
di Redazione
Anche per l’anno accademico 2007-2008 la regione Toscana pubblichera’ un bando destinato alle matricole che intendono intraprendere un percorso di studi a indirizzo scientifico-tecnologico. Il provvedimento, necessario a causa della scarsa presenza femminile nelle facolta’ scientifiche, prevede l’assegnazione di un contributo ad personam, destinato a coprire le spese di iscrizione al primo anno. Ad usufruire delle agevolazioni saranno le studentesse dei corsi di laurea di primo livello in chimica, chimica applicata, fisica, ottica, matematica, statistica, ingegneria.
Finanziata grazie al Fondo sociale europeo con 300 mila euro, l’importo dei voucher oscilla, da un minimo di 350 a un massimo di 1.100 euro. Commentando l’iniziativa l’assessore regionale all’Istruzione, Gianfranco Simoncini ha detto: ”Puntare sulle donne, sulle loro potenzialita’, tuttora largamente inespresse anche dal punto di vista dello studio e dei percorsi formativi e’ per la regione una priorita’.
Una recente ricerca condotta dall’Universita’ di Firenze mostra che le ragazze si diplomano e vanno all’universita’ piu’ dei colleghi maschi: rappresentano, infatti, il 54% del totale degli iscritti. In genere conseguono anche risultati migliori. La stessa ricerca indica che, fra le studentesse, resta una netta propensione verso determinate materie, come lettere, psicologia, lingue. ”Sono 252, -ha continuato l’assessore- le studentesse che, nell’anno accademico in corso, hanno ricevuto il contributo della regione. Quest’anno e’ stato deciso di innalzare la soglia massima del contributo, che passa da 1.000 a 1.100 euro”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.