Sostenibilità

Università: sono oltre 100 i master ambientali

Triplicati nel giro di due anni

di Redazione

Sono ormai piu’ di 100 i master universitari ambientali italiani dei 770 totali attivati, e si sono triplicati nel giro di due anni: dai 34 dell’ anno accademico 2000-2001 ai 105 dell’anno 2002-2003, a testimonianza di un interesse forte, da parte dei giovani, per le nuove professioni dell’ ambiente.

Una tendenza confermata dal mercato, i cui dati indicano che il 38% di nuovi inserimenti in azienda sono figure professionali legate specificatamente all’ ambiente. Oggi in Italia sono fondamentalmente quattro i motori dell’ occupazione in campo ambientale: la politica e la legislazione, le forze di mercato, le misure spontanee e l’ opinione pubblica; tutti fattori, questi, che sono alla base di una crescente sostenibilita’ ambientale legata allo sviluppo del nostro paese. Questi, e altri dati verranno diffusi domani nel corso della Convention ‘Scuola, Ambiente, Lavoro’, organizzata da Rimini Fiera in collaborazione con l’ Universita’ di BolognafiPolo di Rimini, Italia Lavoro, Ministero dell’ ambiente e tutela del territorio e diverse associazioni di settore. Nel campo dell’ education, a livello universitario, sono 430 i corsi universitari nel settore dell’ ambiente, da Scienze Ambientali a Ingegneria Ambientale e del Territorio; da Chimica a Tecnologie per le risorse e per la gestione dei rifiuti, formulati per rispondere alla domanda di professioni ‘verdi’ con l’ obiettivo di creare un Sistema Formativo Integrato che contenga il sistema scolastico, l’ universo della formazione ed il mondo del lavoro. Larga parte dei master e’ dedicata a conservazione, tutela e valorizzazione dell’ ambiente, seguiti da disinquinamento, risparmio e risorse idriche. Ma ci sono anche master su informazione, educazione e formazione ambientale; ricerca di base e applicata; normativa ambientale; agricoltura ecocompatibile. Oggi le ‘professioni dell’ ambiente’ annoverano figure che operano nel trattamento delle acque reflue, nello smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, nel controllo dell’ inquinamento atmosferico, nella riabilitazione dei suoli, nel rinnovo delle aree urbane, nella divulgazione scientifica, nelle risorse rinnovabili, nell’ ingegneria edilizia e ambientale e nell’ agricoltura biologica. L’ offerta formativa ambientale proviene per l’ 84% da facolta’ tecnico-scientifiche, per il 10% da facolta’ socio-economiche e umanistiche e per il 6% da attivita’ di interfacolta’. La distribuzione geografica vede protagonista il Centro Italia, col 44% delle opportunita’, seguito dal Nord-Est (25%) e dal Mezzogiorno (17%). Fanalino di coda il Nord-Ovest, che ospita il 14% dei corsi. Infine, le tipologie di formazione a disposizione: secondo dati Isfol 2002, il 66% dei corsi rientra in una generica categoria di Formazione, il 23% e’ di matrice universitaria, il 4% sono istituti di formazione tecnico-scientifica e il 7% e’ costituito da master.

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