Famiglia

Università: nasce il laboratorio Mosca-Trento

L'Universita' di Trento ha siglato un accordo con l''Accademia russa delle scienze', un'organizzazione che include istituti scientifici provenienti dall'intero territorio dell'ex Urss

di Redazione

Nel 2008 verra’ attivato il ‘Laboratorio Mosca-Trento’ dedicato a nanotecnologie e biomateriali. ”E’ un’iniziativa unica in Italia”, dice il rettore dell’Ateneo trentino Davide Bassi. Scienziati dei due paesi lavoreranno assieme su materiali compositi: prodotti che servono per varie applicazioni nel mondo dell’industria: realizzazione di filtri, elaborazione di sensori, esperimenti in ambito biologico.

L’accordo e’ frutto di una serie di incontri e contatti, promossi dai ricercatori e dal rettorato trentini. La nascita del centro internazionale e’ una parte di quanto prevede il documento sottoscritto a Mosca.
In tempi brevi, e’ previsto l’avvio di relazioni piu’ strette anche in ambito didattico: si parla di scambi fra docenti e fra studenti. Secondo il programma le due realta’ scientifiche dovranno condividere studi e percorsi. Non essendo la Russia un Paese Ue, non potranno essere attivati programmi come l’Erasmus, ma questo non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile: il rettorato si attivera’ per facilitare il riconoscimento degli esami di profitto sostenuti oltre l’ex cortina di ferro.Al progetto dovrebbe partecipare anche la Fondazione Bruno Kessler (ex Itc), che con l’Universita’ ha gia’ promosso un master sulle nanotecnologie. Il rettore dell’ateneo trentino Davide Bassi e’ volato a Mosca assieme al professor Renzo Antolini, docente ordinario di Fisica sperimentale nella facolta’ di Ingegneria. Assieme hanno incontrato il numero due dell”’Accademia russa delle scienze”, il vicepresidente Mikhail V.Kovalchuk. Quello di Mosca e’ considerato un accordo storico: il primo siglato da una realta’ accademica italiana.

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