Formazione

Università: a Siena le biblioteche del deserto

Per poer avvaire il prgetto di recupero di antichi manoscritti delle popolazioni nomadi

di Redazione

Ci sono preziosi volumi che risalgono ai secoli tra il XIV e il XIX, con testimonianze importanti della cultura del deserto che sono un patrimonio culturale inestimabile da salvaguardare e da recuperare.
E’ il progetto del Comitato Biblioteche del deserto, nato nel 2001 all’Universita’ di Siena, e promotore del convegno internazionale ”Manoscritti del deserto”, che si terra’ presso il Collegio Santa Chiara dell’Ateneo senese domani, giovedi’ 21 giugno. L’incontro nasce proprio per fare il punto della situazione e presentare i primi risultati del progetto avviato nel 2001: la realizzazione di una sala di lettura per bambini, costruita e allestita nel recinto della scuola elementare di Chinguetti in Mauritania, e la pubblicazione del catalogo in arabo e francese dei circa 3.000 manoscritti conservati nella biblioteca Habott a Chinguetti.

I cataloghi, curati dalla professoressa Carmela Baffioni, arabista dell’Universita’ di Napoli ”L’Orientale” e editi da Nottetempo, raccolgono antichi codici manoscritti, trattati di archeologia, matematica e storia coranica, che servirono da veri e propri libri di testo per i bambini del popolo arabo, tutte testimonianze di una cultura affascinante, varia e ricca di contaminazioni da altre civilta’. La giornata si aprira’ alle 9.30 con il saluto del rettore dell’Universita’ di Siena, Silvano Focardi, seguito dall’intervento del presidente della Fondazione Habott, Sid’ Ahmed Habott e di altri esperti e studiosi italiani e internazionali. Saranno presenti anche i due scrittori Ibrahim al-Koni, scrittore libico e Tahar Lamri, autore algerino di numerosi racconti e di pie’ces teatrali.

Il convegno e’ organizzato dal Comitato ‘Biblioteche del deserto’, presieduto dall’Universita’ di Siena e composto dalla Ong Terre Solidali, dalla Fondazione Nahda, che riunisce i proprietari dei manoscritti e da altre universita’ italiane, come l’Universita’ degli Studi di Milano ”Statale”, l’Istituto Universitario Architettonico di Venezia, l’Universita’ degli Studi di Napoli ”L’Orientale”, l’Universita’ degli Studi di Trieste. Il progetto e’ ora inserito nel Programma “Mediterraneo e Oriente. Lingue culture religioni” dell’Universita’ di Siena.


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