Volontariato

Unitalsi: «Non cancellate i treni per i pellegrini»

Lettera aperta del presidente dell'associazione, Salvatore Pagliuca, alle ferrovie francesi

di Antonietta Nembri

I treni dei pellegrini che si recano a Lourdes sono a rischio di cancellazione? La domanda non è fuori luogo viste le notizie che arrivano dalla Francia. E il mondo del volontariato legato ai pellegrinaggi si muove. Il tam tam online ha preso il via a giugno, soprattutto in Francia dove tra le persone intervenute al dibattito vi è anche il vesco di Lourdes, monsignor Jacques Perrier. Ora, dall’Italia, il presidente dell’Unitalsi, Salvatore Pagliuca si unisce al movimento d’opinione sorto Oltralpe e scrive una lettera aperta alla Sncf (la società che gestisce il trasporto ferroviario in territorio francese) che segue di poco quella pubblicata sul settimanale cattolico “Pélerin”.

Tra i primi firmatari padre Patrick Gandoulas, presidente dell’associazione nazionale francese dei direttori diocesani dei pellegrinaggi. La lettera aperta dall’eloquente titolo “Respectez les pèlerins!” (rispettate i pellegrini) prende spunto dall’allarmante situazione della circolazione dei treni speciali diretti a Lourdes, a rischio per una serie di lavori che si preannunciano sull’intera rete ferroviaria francese fino al 2015.

Pagliuca, inoltre invita i responsabili delle diverse sigle che operano nel settore a unirsi per sensibilizzare le istituzioni italiane a risolvere quella che appare essere una situazione complessa nel trasporto sulle linee francesi.

«Il pellegrinaggio in treno costituisce da sempre un punto centrale della nostra esperienza di associazione e di Chiesa. La storia Unitalsi ha avuto inizio con un pellegrinaggio in treno, nel 1903. Il presente ed il futuro dell’associazione non possono prescindere da questa esperienza di comunità che sceglie di muoversi in treno verso Lourdes. Per questa ragione, l’Unitalsi esprime viva preoccupazione per le notizie provenienti da Sncf, la società che gestisce il trasporto ferroviario in territorio francese, che vorrebbe prospettare una drastica riduzione delle linee ferroviarie dirette verso Lourdes», scrive Salvatore Pagliuca

«L’Unitalsi, a nome e per conto degli altri 100mila soci iscritti all’associazione – prosegue Pagliuca -, si unisce alla lettera aperta inviata dalle associazioni di pellegrinaggio francesi ai responsabili della Sncf, perché ogni scelta sia adeguatamente ponderata e tenga in considerazione il valore connesso all’esperienza di pellegrinaggio a Lourdes, evitando di formulare scelte strategiche che tengano conto unicamente di valutazioni di opportunità economica».

Secondo il presidente nazionale dell’Unitalsi le scelte che saranno fatte «non possono prescindere da un percorso di condivisione e contrattazione con le associazioni di pellegrinaggio, tra cui l’Unitalsi, che assicurano annualmente a Sncf un elevato numero di treni, senza che ciò sia spesso accompagnato dal rispetto di standard di qualità e di sicurezza che devono caratterizzare il trasporto in treno».
Da qui l’auspicio di un incontro tra Sncf e le associazioni di pellegrinaggio, «perché si possa fare chiarezza sui programmi di breve-medio termine e, soprattutto, su una prospettiva temporale più ampia, per garantire un reale miglioramento della qualità dei treni, sui quali – è bene ribadirlo – viaggiano pellegrini, volontari e ammalati, cui è necessario assicurare servizi adeguati, ma soprattutto per continuare ad offrire a costoro uno spiraglio di speranza nella vita vissuta alla luce della fede».

Un fatto da non trascurare è che circa il 30% dei pellegrini che si recano a Lourdes utilizza il treno, secondo i dati della municipalità della cittadina pirenaica. Sono circa 700 i treni dei pellegrini che ogni anno si recano a Lourdes, di questi oltre la metà proviene da fuori Francia (Italia, Belgio e Germania). E la parte del leone la fanno i pellegrini italiani.


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