Sostenibilità
Un’Italia su due ruote
Un’Italia piena di paure, sempre più vecchia, con poca capacità di guardare il futuro. Eppure gli stili di vita ci parlano di un paese diverso, che sta vivendo una profonda trasformazione. All’insegna della qualità e della sostenibilità. Come suggerisce il boom della bicicletta
È interessante scorrere l’Italia sui numeri del rapporto Coop presentato ieri a Milano. Si scopre un paese che spinge in modo molto deciso verso la modernizzazione quanto meno negli stili di vita e un altro che invece è bloccato dalle paure e dai rancori. Il problema è che i due profili spesso si sovrappongono. Il fronte delle paure resta inquietante: l’Italia è l’unico paese in cui la simpatia per Donald Trump super il 25% della popolazione. All’opposto è quello dove la cancelliera Merkel gode della minore popolarità (al 39% mentre ovunque è sopra il 60%). Preferenze davvero schizofreniche e inquietanti…
Siamo un Paese psicologicamente ancora frenato, poco soddisfatto di se stesso, che vede crescere il consumo di antidepressivi, anche se non in dimensioni apocalittiche. L’immigrazione fa paura, ma più che sul piano della sicurezza su quello della concorrenza sul lavoro. Intanto sul piano della popolazione stiamo vivendo un vero terremoto silenzioso. I centenari hanno superato quota 50mila e secondo le proiezioni tra 50 anni avremo altri 6 anni di vita media in più (l’Italia è già il paese al mondo con l’attesa di vita più alta). Un paese sempre più di vecchi, che si spopola drammaticamente in alcune zone da sempre vitali: il sud di questo passo nei prossimi 40 anni perderà il 30 per cento della propria popolazione, poco meglio va per le isole. La Campania in 10 anni ha visto emigrare 160mila persone verso altre regioni italiane. Lombardia ed Emilia da sole ne hanno assorbite 200mila. Per avere lo stesso numero di abitanti, nel 1965 avremo bisogno di ben 20 milioni di nuovi italiani…
Si invecchia, sognando di restare sempre giovani: il business della chirurgia plastica e dei centri estetici ha raggiunto i 21 miliardi, con oltre un milione di interventi.
Questa stessa Italia vecchia, un po’ depressa e pessimista, però è anche l’Italia che sorprende per inversioni di tendenza molto significative. Il 25,% della popolazione fa pratica sportiva in modo continuativo, con una crescita netta negli ultimi anni. Ciclismo e corsa sono le due pratiche che stanno conquistando più adepti, che affrontano la fatica in modo sempre più competente, come dimostra il boom di vendite di articoli sportivi. La bici come mezzo di trasporto conquista sempre più adepti: dal 2012 siamo passati dal 2,3% al 3,9%, quasi un raddoppio…
Agli Italia piace sempre di più vivere bene, a dispetto del pessimismo dominante. I consumi per cibi di qualità sta conoscendo crescite stellari. Il biologico solo nei mesi gennaio giugno del + 16% (come pure i prodotti senza glutine). In Europa nessuno è ai nostri livelli. Crescono in modo verticale i cosiddetti superfood (zenzero: +72% in un anno; semi di lino, +44%…). Anche gli stranieri si stanno adeguando a queste consuetudini: nella loro borsa della spesa, la voce alimentare incide ormai per il 21%. Il food è il nuovo fashion, conclude la ricerca Coop, osservando come l’hashtag cibo abbia 1,5 milioni di post su Instagram e #mangiarsano abbia sfondato il mezzo milione.
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