È quando un sistema entra in crisi, e un’alternativa non si è ancora consolidata, che c’è spazio per le proposte, per la creatività e per il coraggio delle nuove scelte. In quest’ottica, coniugare produzione e consumo con equità e sostenibilità è un modello possibile e, ad un anno dal crack di Lehman Brothers, anche necessario. Questo nuovo modello socioeconomico è anche il fil rouge dei workshop e dei dibattiti della VI edizione della fiera delle relazioni e delle economie solidali L’Isola che c’è, in programma il 19 e 20 settembre al parco comunale di Villa Guardia, a Como.
La fiera, appuntamento consolidato sul territorio comasco, si rivolge sia ai protagonisti del socio-solidale e ai cittadini sia alle istituzioni e alle imprese interessate alle pratiche e alle nuove idee orientate a promuovere un modo innovativo di fare economia e di relazionarsi con società. Alla realizzazione dell’evento hanno contribuito oltre 150 espositori e 200 realtà del tessuto profit e non profit comasco. Un territorio sociale ed economico, quello del lago di Como, tra i più ricchi e produttivi d’Italia, ma che nonostante il benessere vuol mettere in mostra il proprio spirito solidale, e valorizzare la sostenibilità sociale ed ecologica. Il programma culturale prevede dibattiti e seminari su cooperazione, migranti, consumo responsabile, energia, co-housing e creatività a scuola. Oltre a questo, la fiera mantiene un occhio sul territorio con proposte di laboratori di autoproduzione e di degustazione. Nel menù anche canti e danze tradizionali dei monaci tibetani, percussioni africane e musiche dell’Havana.
Lungi dall’essere solo una manifestazione di due giorni, L’isola che c’è è un’ampia rete di economia solidale che si è formata sul territorio comasco dalla fine del 2003, coinvolgendo realtà di vari ambiti: commercio equo e solidale, finanza etica, consumo critico e consapevole, cooperazione sociale, riciclo e riuso, energie rinnovabili, agricoltura biologica, artigianato, turismo responsabile, solidarietà internazionale, tutela dell’ambiente, pace, cultura, arte, informazione. Come si legge nello statuto, la finalità de L’isola che c’è è rimettere criteri di eticità, equità, solidarietà al centro dei meccanismi economici e sociali, riformulando in modo responsabile gli stili di produzione e di consumo affinché non siano assoggettati alle sole logiche del profitto. (M. P.)
www.lisolachece.org
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