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Unione africana: vertice a Khartoum

Si discuterà anche della contestata candidatura del Sudan alla presidenza dell'organizzazione.

di Redazione

Si e’ aperto oggi a Khartoum il sesto vertice dell’Unione africana che, tra gli altri temi, dovrebbe prendere posizione sulla controversa candidatura del Sudan, ospite del summit, alla presidenza dell’organizzazione africana. Il presidente di turno, il nigeriano Olusegun Obasanjo, ha aperto questa mattina la riunione, cui partecipano 53 paesi africani, mentre un messaggio di benvenuto e’ stato pronunciato dal leader sudanese Omar el-Bachir. Per due giorni al centro del dibattito ci saranno argomenti spinosi, tra cui il sanguinoso conflitto nel Darfur, la regione sudanese in cui in tre anni ci sono stati dai 180.000 ai 300.000 morti e 2 milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. E proprio questa crisi potrebbe impedire al leader sudanese di accedere alla presidenza di turno. Tra gli altri temi in discussione gli incidenti in Costa d’Avorio, le tensioni tra Sudan e Ciad, oltre alla sorte dell’ex presidente del Ciad Hissene Habre in esilio in Senegal e di cui il Belgio chiede l’estradizione per ”violazioni gravi ai diritti dell’uomo”. Al vertice sono presenti una quarantina di capi di stato tra cui il leader libico Muammar Gheddafi, il sudafricano Thabo Mbeki e il congolese Denis Sassou Nguesso. Tra gli assenti il capo dello stato egiziano Hosni Mubarak. Ieri sera nella Hall della Fratellanza, un cubo bianco che sovrasta il Nilo blu e che ospita il vertice, sono proseguite fino a tarda notte le consultazioni sul tema della presidenza, e diversi paesi tra cui Etiopia, Niger, Gabon, Botswana, Etiopia e Algeria hanno chiesto al presidente sudanese di ritirare la sua candidatura. Altri paesi, come Egitto, Libia e nazioni dell’Africa orientale, gli hanno ribadito il loro appoggio.

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