Salute
Unicef: il governo rispetti gli impegni
In arrivo una campagna di sensibilizzazione
«In occasione del G8 tenutosi all’Aquila nel luglio 2009 il governo si era impegnato a versare 130 milioni di euro per il Fondo Globale per la lotta contro AIDS, Tubercolosi e Malaria entro il mese di agosto 2009. Dopo tre mesi siamo ancora in attesa di una risposta che tarda ad arrivare», dichiara Vincenzo Spadafora, presidente dell’Unicef Italia. «La sensazione è che» – prosegue Spadafora – «malgrado tutti i rapporti usciti in questo periodo segnalino miglioramenti nei risultati raggiunti nella lotta all’Hiv/Aids, non sussista la volontà politica per far fronte ad una emergenza che ha purtroppo un impatto ancora devastante sulla salute dei bambini e delle loro madri».
«Non si può restare silenti di fronte al fatto che ogni minuto un bambino muore per cause legate all’Aids e 4 nuovi contagi avvengono fra adolescenti di età inferiore ai 15 anni. Rivolgo un appello direttamente al Presidente del Consiglio affinché autorizzi il versamento dei fondi senza i quali verranno inevitabilmente interrotte le cure a migliaia di ammalati nel mondo. Sono almeno 5 milioni i sieropositivi che non ricevono cure e trattamento e l’Aids continua ad essere una delle principali cause di mortalità tra le donne in età fertile a livello globale», continua il presidente di Unicef Italia.
L’organizzazione, anche in vista della prossima Giornata Mondiale per la lotta all’Aids, che si celebrerà come ogni anno il 1° dicembre, intende rilanciare il problema all’attenzione della società e delle istituzioni, avviando una nuova campagna dal titolo “Non toccate il Fondo!” che si inserisce nell’ambito della campagna globale “Uniti per i bambini, uniti contro l’Aids” di cui l’Unicef è promotore. «Attraverso la campagna» – conclude Spadafora – «su tutti i social network e siti-web Unicef mobiliteremo i nostri volontari a favore di tante persone che beneficiano di programmi senza i quali la strada verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio appare ogni giorno piena di ostacoli».
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