Famiglia
Unicef: appello per le crisi dimenticate
Non solo Asia: serve protezione per i bambini in Uganda, Somalia, Burundi, Repubblica democratica del Congo, Sierra Leone, Afghanistan, Indonesia, Sri Lanka, Colombia e Haiti
Per aiutare i bambini che vivono in situazioni di conflitto o in altre crisi umanitarie un po’ dappertutto nel mondo, occorrono piu’ di 580 milioni di euro. Lo ha affermato oggi a Ginevra il Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia (Unicef), lanciando un appello alla generosita’ come nel caso delle vittime del maremoto.
Anche il vicedirettore esecutivo del Pam (Programma alimentare mondiale) ha detto oggi a Roma ”che non si possono dimenticare altre situazioni altrettanto gravi di altre zone del pianeta”.
Il maremoto del 26 dicembre ha dimostrato che la gente si preoccupa realmente dei bambini in pericolo, “ma sovente, non sono a conoscenza della situazione”, afferma l’Unicef. ”Abbiamo assistito a una reazione veramente spettacolare della comunita’ internazionale, un insieme di compassione, di celerita’ e di generosita’ che ha permesso all’Unicef di poter salvare immediatamente delle vite. Facciamo appello alla stessa generosita’ che ha mobilitato i popoli e le nazioni nella crisi dello tsunami. Il nuovo anno e’ incominciato con un nuovo spirito di solidarieta’, ci si rende conto che cio’ che succede in una parte del mondo concerne tutti noi”, ha sottolineato Carol Bellamy, direttrice generale dell’Unicef.
Presentando il rapporto annuale dell’Unicef sui bambini che vivono nei paesi in crisi, Carol Bellamy ha citato l’interminabile conflitto della Repubblica democratica del Congo che ha causato la morte di piu’ di tre milioni di persone in meno di cinque anni. La direttrice dell’Unicef ha inoltre ricordato la ribellione nel nord dell’Uganda, la quale ha provocato una delle piu’ gravi crisi umanitarie del mondo per i bambini. ”I media tendono a mostrarci le nuove crisi e a mobilitare la nostra attenzione altrove. Anche se dimentichiamo alcune crisi, non possiamo dimenticare i bambini che ne sono vittime. Ogni giorno, dei bambini sono assassinati, mutilati o arruolati come soldati, strappati alle loro famiglie, obbligati ad assistere a scene di violenza e a subirne le conseguenze lente e dolorose senza sostegno sanitario”, ha detto Bellamy.
L’appello di fondi dell’Unicef e’ destinato a finanziare le operazioni destinate alla protezione della vita dei bambini in Uganda, Somalia, Burundi, Repubblica democratica del Congo, Sierra Leone, Afghanistan, Indonesia, Sri Lanka, Colombia e Haiti.
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