Famiglia

Unicef: allarme Niger 800mila bambini a rischio fame

Oltre agli interventi di emergenza, sottolinea l’Unicef, il Niger ha bisogno di aiuti a lungo termine per sconfiggere la cronica penuria alimentare

di Antonietta Nembri

Oltre 3,3 milioni di persone, tra cui 800mila bambini sotto i 5 anni, soffrono le conseguenze della grave crisi alimentare che ha colpito 3.815 villaggi del Niger, con stime che indicano un deficit alimentare di 223.448 tonnellate per i cereali e di 4.642.219 tonnellate per il foraggio da bestiame.

Nelle regioni di Maradi e Zinder, nel Niger meridionale, i tassi di malnutrizione acuta sono aumentati fino a raggiungere il 13,4%, di cui un 2,5% sono bambini sotto i 5 anni gravemente malnutriti, rivela un?indagine nutrizionale condotta dall?Onu e da numerose Ong partner.

Nei centri di alimentazione terapeutica sostenuti dall?Unicef i ricoveri di bambini malnutriti stanno crescendo esponenzialmente, con livelli doppi rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno.
La risposta alla crisi attuale, sottolinea l?Unicef, non deve però far dimenticare che il Niger versa in un perenne stato di ?emergenza silenziosa?, che riguarda settori fondamentali quali sanità e nutrizione, istruzione ed accesso all?acqua.

Nella situazione attuale, il 40% della popolazione infantile – quasi un milione di bambini – risulta affetto da qualche forma di malnutrizione; un numero cresciuto in modo drammatico a causa della crisi alimentare in atto.
Nel 2004, durante la stagione di semina e raccolto, un?ondata di locuste ha devastato quasi il 100% delle colture in diverse aree del paese. In altre regioni, le scarse precipitazioni hanno avuto come effetto un raccolto insufficiente e l?inaridimento dei pascoli, con gravi conseguenze sia per gli agricoltori che per gli allevatori di bestiame.
Le famiglie del Niger praticano un?agricoltura di sussistenza, con una produzione alimentare che riesce a stento a garantire il loro sostentamento fino al successivo raccolto, a prezzo, però, di una condizione di malnutrizione strutturale. Sebbene quest?anno non vi sia stato un ritardo nella stagione delle piogge e le precipitazioni siano state regolari, con la speranza di una migliore produzione agricola, non si potrà fare su questa affidamento prima del prossimo raccolto di ottobre.
Gli abitanti dei villaggi, inoltre, entrano proprio ora in un periodo critico, noto come la ?stagione di carenza?, in cui le riserve alimentari sono al minimo, mentre i contadini avrebbero bisogno di maggiori energie per poter coltivare i campi, attraverso un lavoro in gran parte manuale.

Nel gennaio 2005, in previsione dell?emergenza, l?Unicef ha avviato importanti contromisure, che continuano ad avere efficacia:
Oltre 41 tonnellate di latte terapeutico e 1,5 tonnellate di crema di arachidi ad alto valore nutritivo sono state consegnate a 31 centri di alimentazione terapeutica sostenuti dall?Unicef, per il trattamento dei bambini con malnutrizione acuta grave.
614 tonnellate di cereali sono state distribuite nei 62 villaggi più colpiti dalla crisi alimentare, a beneficio di circa 198.000 persone, tra cui 40.000 bambini.
Sono stati potenziati i team a base comunitaria per il monitoraggio della crescita dei bambini, per accrescerne le capacità di individuare e prevenire la malnutrizione.
Gli operatori sanitari sono stati formati sul protocollo per l?alimentazione terapeutica.

L?Unicef ha stanziato un totale di 1.235.500 dollari per il trattamento dei bambini affetti da malnutrizione grave ed acuta, ma ulteriori 812.600 dollari sono necessari affinché l?Unicef e i suoi partner possano garantire nel breve periodo una risposta adeguata alle esigenze nutrizionali dei bambini del Niger.
Oltre a rispondere alla crisi in atto, l?Unicef porta avanti programmi di sviluppo a medio e lungo termine: ?La comunità internazionale e i donatori devono comprendere che l?emergenza attuale si sovrappone a una crisi di natura strutturale, acuita nel 2004 da precipitazioni insufficienti e una grave invasione di locuste?, ha sottolineato il Rappresentante dell?Unicef in Niger, Mr. Adjibade: ?Sono necessari investimenti consistenti di lungo periodo, se si vuole permettere al 61% dei nigerini che vivono con meno di un dollaro al giorno di sfuggire al circolo vizioso della povertà e provvedere ai fondamentali bisogni nutrizionali, sanitari e scolastici dei loro bambini?.

Il Niger ha una popolazione di circa 11,5 milioni di abitanti, appena il 48% dei quali hanno accesso alla sanità di base. Il paese è al secondo posto al mondo per tasso di mortalità infantile 0-5 anni, con 263 bambini che, ogni 1.000 nati vivi, non raggiungono il 5° anno d?età: in Niger 1 bambino su 4 muore prima di compiere 5 anni.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.