Famiglia

Unicef, 38 milioni di bambini soffrono di carenza di iodio

Un nuovo rapporto denuncia la mancanza di questo minerale in molte diete. E lancia cinque proposte per il futuro.

di Redazione

«34 paesi hanno raggiunto la iodurazione universale del sale, ma ogni anno ancora 38 milioni di bambini nascono con  il rischio di subire danni cerebrali a causa della carenza di iodio». A dirlo è Werner Schultink, Durettore associato per la nutrizione dell’Unicef.

Secondo il rapporto Eliminazione sostenibile delle carenze di iodio presentato oggi dall’organizzazione, negli ultimi 20 anni sono stati raggiunti grandi progessi attraverso la iodurazione universale del sale ma ancora molto resta da fare.

Secondo l’Unicef insieme ci sono due aree regionali molto vicine al traguard finale, cioè l’America latina e i Caraibi, dove l’85% delle famiglie consuma sale iodato, e l’Asia orientale e del Pacifico, dove la percentuale è dell’84%.

Per le altre zone, invece, il rapporto individua 5 linee guida per completare la lotta contro la carenza del minerale nelle diete:

  1. Assicurare l’impegno politico
  2. Costituire partnership con i produttori di sale
  3. Garantire la disponibilità adeguata di sale iodato
  4. Potenziare i sistemi di monitoraggio
  5. Mantenere costante la comunicazione e l’educazione sul fenomeno

Per saperne di più
www.unicef.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA