Volontariato

Unhcr: in Pakistan prosegue distribuzione aiuti per l’inverno

L'Agenzia Onu sta lavorando per preparare i campi all'afflusso di altre decine di migliaia di persone.

di Chiara Brusini

Dopo le nevicate del fine settimana, nelle zone del Pakistan settentrionale colpite dal terremoto le temperature stanno risalendo. Finora, non sono stati segnalati spostamenti di persone dalle valli più alte, ma il governo della North West Frontier Province ha avvertito che con il proseguire dell’inverno, altre 100 o 200mila persone potrebbero riversarsi a valle. Le autorità del Kashmir amministrato dal Pakistan si attendono l’arrivo di altre 30mila persone. Secondo il governo, nelle due province vi sarebbero 502 campi con 187.506 persone. Di questi, 30 sono campi pianificati/organizzati – per un totale di oltre 36mila persone – gestiti dalle autorità locali o da organizzazioni non governative, con il sostegno dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). L’Agenzia sta lavorando a stretto contatto con il governo per identificare nuovi siti per ospitare le persone che potrebbero scendere dalle altitudini più elevate. Per i prossimi sei mesi, l’Unhcr prevede un afflusso nei campi a valle di circa 250mila persone. Le attività di preparazione per l’inverno sono cominciate da due settimane. Finora, l’Unhcr ha distribuito 341.042 coperte e 71.839 teli di plastica ai sopravvissuti al terremoto che abitano in villaggi isolati, nei campi organizzati e negli insediamenti spontanei. Ogni persona riceve tre coperte e ogni famiglia due teli di plastica per aumentare l’isolamento contro il freddo. Allo stesso tempo, l’Unhcr si è accordato con il governo per cominciare entro dieci giorni la distribuzione di stufe a cherosene nei campi. Con i propri partner, l’Unhcr ha dispiegato 16 team mobili che forniscono sostegno tecnico e assistenza – in diverse aree colpite dal terremoto. Nelle prossime settimane, l’Agenzia prevede di aumentare il numero di questi team mobili fino ad un totale di sessantacinque. L’Unhcr sta inoltre proseguendo nel proprio impegno a portare in Pakistan la maggior quantità possibile di aiuti. Sta per iniziare, dalla Giordania, il trasporto aereo di 14.400 stufe a bordo di voli charter dell’Unhcr, mentre per la prossima settimana l’Agenzia si augura di poter inviare altre 12.600 stufe dalla Turchia. Dal terremoto dell’8 ottobre, l’ unhcr ha trasportato in Pakistan, attraverso il ponte aereo, più di 1.780 tonnellate di aiuti a bordo di 110 voli Nato e 14 aerei noleggiati dall’Unhcr. Sul posto si trovano ora più di 600mila coperte, circa 100mila teli di plastica, 22mila tende per famiglie, 36mila materassi, 44mila sacchi a pelo, 5mila stufe e molti altri beni di prima necessità. Una buona parte di questi aiuti è già stata distribuita. L’intera operazione è molto onerosa e l’Unhcr nota con soddisfazione che il programma in favore della popolazione colpita ha ricevuto un nuovo finanziamento dall’Unione Europea. L’Ufficio Umanitario della Commissione Europea (European Commission’s Humanitarian Office, ECHO) ha promesso un totale di 4,1 milioni di euro (circa 5 milioni di dollari) per l’operazione dell’Unhcr, un contributo che sarà utilizzato principalmente per fornire alloggi ai sopravvissuti al terremoto e per migliorare la gestione dei campi in cui vivono. L’Unhcr ha anche ricevuto un impegno di finanziamento da parte degli Stati Uniti. Finora, l’Unhcr ha ricevuto un totale di 16,3 milioni di dollari, che hanno permesso di coprire le necessità primarie per il mese di novembre. Sono inoltre pervenuti contributi finanziari da parte di Canada, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Danimarca, Italia, Giappone, Kuwait, Norvegia, Regno Unito, Svezia e Turchia.


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