Mondo
Ungheria: migranti detenuti nei container circondati da filo spinato
In Ungheria tutti i migranti, anche i minori non accompagnati, saranno costretti a vivere in container di metallo, all'interno di centri detenzione circondati da filo spinato. A stabilirlo un provvedimento votato martedì dal Parlamento ungherese
“Un cavallo di Troia per il terrorismo”. Così il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha definito le migrazioni, dichiarando così il successo del risultato del voto di questa mattina, che prevede la detenzione obbligatoria di tutti i richiedenti asilo.
Una decisione quella del parlamento ungherese passata con 138 voti a favore, 6 contro e 22 astenuti, che però si scontra con la società civile del Paese e internazionale. A sollevare le proteste delle associazioni che si occupano di diritti umani e civili, anche le modalità di detenzione. Secondo il provvedimento, infatti, tutti i migranti, compresi i minori non accompagnati, saranno costretti a vivere all’interno di container di metallo, in campi circondati da filo spinato, fino al risultato della propria richiesta di asilo. Unica possibilità per chi vuole allontanarsi: il ritorno in Serbia o Croazia, i due principali Paesi di ingresso.
Fino ad oggi per i richiedenti asilo in Ungheria, le settimane di detenzione erano quattro, applicabili solo a chi veniva fermato entro 5 miglia dalla frontiera, i minori non accompagnati sotto i 14 anni venivano invece presi in carico dai servizi sociali. Nel 2015 ad arrivare nel Paese, secondo i dati del governo, sono stati 391mila migranti in transito, di cui 177mila hanno presentato richiesta d’asilo ma solo 5mila sono rimasti nel Paese fino al completamento della procedura di richiesta asilo.
In un comunicato, l’Unhcr ha denunciato la nuova legge ungherese come una violazione del diritto internazionale e dell’Unione Europea, secondo cui “la detenzione di rifugiati e richiedenti asilo può essere giustificata solo sulla base di un numero limitato di ragioni, e solo laddove si consideri necessaria, ragionevole e adeguata” mentre “I minori non devono mai essere detenuti in nessun caso. La detenzione non costituisce in alcuna circostanza il miglior interesse di un minore.”
Foto: CSABA SEGESVARI/AFP/Getty Images)
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.