Undici cose da fare subito

Un ?promemoria? per la ministra Turco, per ricordarle i provvedimenti legislativi che il Terzo settore attende da tempo ma non ha ancora visto approvare. La lista è stata stilata e consegnata dal Forum permanente del Terzo settore lo scorso 21 luglio: una specie di ?cerimonia del ventaglio? tutta particolare, che invece di augurare solo buone ferie (come si usa tra giornalisti e presidenti di Camera e Senato cui viene regalato, a luglio, appunto un ventaglio) augura anche un buon lavoro per la ripresa di settembre.
Ecco i principali provvedimenti che costituiscono il contenuto del promemoria, che rilanciamo all?attenzione dei lettori, perché vigilino insieme al Forum e a tutto il Terzo settore.
– Il Dpef: doveva contenere una relazione (mai redatta) sull?attuale legislazione relativa allo sviluppo del Terzo settore, che avrebbe dovuto indicare quali risorse destinare a questo scopo proprio nel Documento di programmazione economica. Il ritardo è del governo, che era obbligato presentare la relazione entro giugno;
– L?Authority per il Terzo settore: ormai è un tormentone. Che fine ha fatto l?organismo di controllo che doveva nascere nel dicembre del 1997?
– La legge sull?immigrazione: incredibile ma vero, con tutti i problemi (e le opportunità) che i flussi migratori comportano, la legge 40/98 manca ancora del regolamento attuativo;
– La legge quadro sull?associazionismo di promozione sociale: ecco un vero e proprio fantasma. Secondo il Patto firmato dal presidente Prodi a Padova e il Protocollo siglato da D?Alema era «indispensabile». Meno male…
– Il decreto sui ?titoli di solidarietà?: doveva emanarlo il Ministero del Tesoro, di concerto con quello delle Finanze, ma non l?ha ancora fatto, nonostante fosse previsto dalla legge 460 sulle Onlus;
– L?estensione delle agevolazioni delle piccole e medie imprese alle imprese sociali: il provvedimento attuativo che la prevede non è stato promulgato, nonostante una speciale Commissione presso il ministero dell?Industria sia al lavoro su questo tema;
– La legge sull?obiezione di coscienza: il Forum e altre organizzazioni di Terzo settore da tempo denunciano l?insufficiente copertura finanziaria di questa normativa, che rende reale il rischio di precongedo permancanza di fondi degli obiettori in servizio;
– La riforma del primo libro del Codice civile: la Commissione che doveva metterla a punto non è mai nata, così come la normativa che superasse l?uso distorto delle gare al masimo ribasso nell?affidamento dei servizi (altro punto previsto dal Patto di Padova);
– Il tavolo di confronto permanente tra Terzo settore e Rai: nonostante promesse e belle parole, non è ancora partito. Lo prevedevano gli indirizzi della Commissione parlamentare di vigilanza sul pluralismo prevista dall?articolo 41 del Contratto di servizio in vigore dal 1° gennaio dell?anno scorso;
– Il tavolo Kosovo del Dipartimento Affari sociali: le riunioni sono sospese dal mese di maggio;
– Il monitoraggio sulla 460: a febbraio un protocollo tra Finanze e Terzo settore l?aveva previsto, ma è rimasto lettera morta.
La ministra Turco ha preso nota, impegnandosi a fare da tramite presso la presidenza del Consiglio, che riceverà comunque copia del promemoria. E insieme al Forum ha stabilito una cadenza periodica degli incontri per monitorare i progetti in corso.
Per avere ulteriori informazioni si può chiamare il Forum del Terzo settore al numero 06.69799645, fax 06.69923600, indirizzo e-mail forumterzosettore@isinet.it

La campagna

Promotore: Forum permanente del Terzo settore
Obiettivo: Dare applicazione al Patto di Padova firmato dal presidente Prodi e al Protocollo del presi dente D?Alema che prevedevano l?approvazione di una serie di leggi che interessano il Terzo settore
Come aderire: Per avere ulteriori informazioni sui provvedi menti sinteticamente elencati qui: Forum del Terzo settore tel. 06.6979964