Sostenibilità

Un’avventura in cui essere insieme

Editoriale di Michele Candotti

di Redazione

L?ultimo Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile, tenutosi a Johannesburg nell?agosto 2002, ha riportato nella nostra quotidianità tutti i problemi legati allo sviluppo sostenibile: crescita economica e povertà, industrializzazione e gestione delle risorse naturali, crescita demografica e salute pubblica, ovvero un intreccio di temi, problemi, soluzioni e prospettive finora interpretati attraverso soluzioni semplificanti o unilaterali. Se c?è un risultato significativo ottenuto dal Summit di Johannesburg, questo è dato dal riconoscimento della complessità e multifunzionalità delle questioni legate allo sviluppo e, di conseguenza, dal rafforzamento del concetto e del metodo della partnership quale strumento efficace per concepire e attuare concrete iniziative di sviluppo sostenibile: partnership tra Paesi del Nord e Sud del mondo, che rimpiazza il concetto a senso unico di ?aiuti? che ha caratterizzato la cooperazione allo sviluppo per decenni; partnership tra governi e organizzazioni non governative, finalmente riconosciute ufficialmente non solo come portatori di interessi e ?lobbisti? di parte, ma detentori di know-how e di capacità di innovazione; partnership con le imprese, con il mondo del business, per fare in modo che i cambiamenti più influenti avvengano a partire dagli attori più determinanti e impattanti, e per fare in modo che i bilanci ambientali, sociali e di sostenibilità non siano solo operazioni cosmetiche e marginali, ma rappresentino un autentico valore aggiunto intimamente connesso al processo di business. Vita e Wwf hanno colto questa sfida di innovazione, attualità e informazione, e desiderano, attraverso questo nuovo inserto Ecomondo mantenere accesa l?attenzione e la sensibilità create dal Summit di Johannesburg. Cercheremo, insieme ai nostri partner e lettori, in un vero spirito di partnership, di tirare le fila su alcuni temi centrali legati all?ambiente e allo sviluppo sostenibile, andando a scoprire le vere radici dei problemi, fornendo accesso sobrio e fattuale a opinioni e posizioni diverse e anche contrastanti: cercando, in sostanza, di definire e plasmare i primi tratti di una cultura della sostenibilità in Italia. Michele Candotti Segretario generale Wwf Italia


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