Formazione

Un’aula su quattro ha barriere architettoniche

Presentato in queste ore a Roma l’XI rapporto su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola. Lo studio curato da Cittadinanzattiva, per questa edizione è stato seguito anche da Uildm con il progetto per l’inclusione scolastica "Assente ingiustificato"

di Redazione

Il rapporto ha preso in esame 165 scuole di 18 regioni ed è stata condotta da 155 cittadini monitori.  In sintesi gli edifici scolastici presentano lesioni strutturali in un caso su sette, distacchi di intonaco in un caso su cinque e, nel corso dell’ultimo anno scolastico, ben 29 episodi di tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entità nelle scuole. Nel 39% dei casi lo stato di manutenzione è del tutto inadeguato, così come la qualità di vita all’interno degli ambienti scolastici. Un terzo delle scuole ha subito atti di vandalismo. Un’aula su quattro ha barriere architettoniche che impediscono a chi ha problemi di mobilità un accesso libero e in tutta sicurezza. Secondo gli ultimi dati sono oltre 200mila gli studenti disabili.

«Per la UILDM, accendere i riflettori e sensibilizzare l’opinione pubblica su temi quali l’accessibilità e la fruibilità degli edifici scolastici, in stretta collaborazione con un partner autorevole come Cittadinanzattiva, significa promuovere quella svolta culturale, non più rinviabile, che affermi la centralità della persona con disabilità come soggetto che rivendica i propri diritti, non che esprime dei bisogni –spiega Luigi Querini, presidente nazionale UILDM. Con la campagna nazionale Assente Ingiustificato -. La nostra associazione non intende sostituirsi allo Stato. Al contrario, desideriamo mettere in pratica l’articolo  118 della Costituzione e favorire azioni concrete di sussidiarietà, stanziando i fondi raccolti in attività  condivise con le istituzioni preposte e fornendo a queste ultime esempi di buone pratiche».

Il 64% delle scuole monitorate ha posti auto per disabili nel cortile o nel parcheggio interno. Scalini all’ingresso nel 27% delle scuole, ascensore assente nel 35% degli edifici e non funzionante nell’11% di quelli che ne sono dotati; barriere architettoniche nel 19% dei laboratori, nel 18% delle palestre, nel 15% dei cortili, nel 13% delle aule. Nel 23% delle scuole non esistono bagni per disabili, e il 15% di essi presenta barriere architettoniche.
Il 26% delle scuole, nella gran parte delle aule, non ha sufficiente spazio per la presenza di una carrozzina; il 44% delle aule non ha banchi adatti o adattabili per una persona in carrozzina; nel 57% dei casi, non ci sono in aula attrezzature didattiche o tecnologiche per facilitare la partecipazione alle lezioni degli studenti con disabilità. Non ci sono tavoli o postazioni adatte ai disabili in carrozzina nel 28% dei laboratori, nel 18% delle biblioteche e nel 17% delle mense.
In una scuola su quattro, sarebbe un problema gestire l’evacuazione dall’edificio degli studenti con disabilità motoria in caso di emergenza, perché nel 24% non esistono percorsi sicuri e praticabili che non comportino l’uso dell’ascensore o del servoscala. Inoltre, nel 27% degli edifici monitorati, le piantine dei percorsi di evacuazione non sono visibili da persone in carrozzina.

Il rapporto-scaricabile a lato-, come ogni anno prende in esame anche altri indicatori, come il sovraffollamento, la sicurezza dei più piccoli, l’igiene. Ecco qualche dato. Una classe su cinque ha più di 25 alunni  e non è adeguata alla normativa antincendio.  Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia e primarie, è stato rilevato nel 64% dei casi l’apertura dei cancelli d’ingressi non presidiati durante le ore di lezione. Infine per l’igiene, i bagni sono l’ambiente più sporco: la metà senza carta igienica e senza asciugamani.

«Pur apprezzando il grande sforzo compiuto dall’attuale Governo con lo stanziamento di fondi (150 milioni subito, 300 nel prossimo triennio), è poca cosa rispetto al reale fabbisogno. Basti pensare che il costo di un edificio scolastico di media dimensioni, antisismico, energetico, a norma costa 5 milioni di euro – afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva-. E poi basta con l’Anagrafe scolastica eterna incompiuta e fantasma, che invece è’ indispensabile alle istituzioni per una programmazione seria e attendibile sulle scuole da sistemare e su quali priorità investire i fondi del Decreto del Fare, ed è indispensabile alle famiglie per sapere in quali scuole si recano ogni giorno i nostri figli. Per questo siamo ricorsi alla procedura di accesso civico agli atti nei confronti del Ministero dell’Istruzione che, entro 30 giorni, come previsto dal decreto 33/2013 sulla trasparenza dovrà risponderci in merito alla Anagrafe. A tutela soprattutto dei più piccoli e degli studenti con disabilità, penalizzati più degli altri dalle pessime condizioni degli edifici scolastici».

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