Formazione

Un’alleanza per l’istruzione

Nasce IDay Italia, la coalizione formata da ong e associazioni di immigrati con l’obiettivo di migliorare l’accesso all’educazione scolastica in Africa

di Redazione

«Eccellenze e responsabili d’Europa». Koita Yaguine, 15 anni, e Tounkara Fode, 16, furono trovati morti assiderati il 2 agosto del ’99 nel vano del carrello di atterraggio di un aereo belga giunto a Bruxelles e proveniente dalla Guinea. Con loro avevano una lettera che raccontava le motivazioni del loro viaggio e evocava la situazione esistente in molti Paesi africani, tra cui la mancanza di cibo, di scuole, di divertimenti. La lettera farà il giro delle capitali europee, entrando in tutte le cancellerie, per decisione di Luois Michel, allora ministro degli esteri belga.

Dieci anni dopo IDay, rete di organizzazioni della società civili africane ed europee, continua a raccogliere il loro messaggio. La campagna IDay nasce in Belgio per iniziativa di ong e associazioni di immigrati africani sulla scia del tragico ritrovamento dei due ragazzi africani e della loro lettera. Dal ’99 a oggi la rete si è sviluppata in 16 Paesi, 12 africani e 4 europei con il finanziamento della Banca europea di investimento.

In occasione della giornata internazionale dell’infanzia africana, è stato presentato a Roma IDay Italia. E l’iniziativa ha ricevuto il messaggio augurale del presidente della repubblica Giorgio Napolitano. A formare la coalizione italiana sono sia ong che associazioni della diaspora africana in Italia: Acra, Cipsi, Cesvitem, ChiAma l’Africa, Voglio Vivere, Sunugal, Associazione CQB, Nidoe, Sunu, Celim e Soleterre.

Come gli altri membri della rete internazionale, IDay Italia ha l’obiettivo di promuovere il diritto di tutti i bambini e giovani africani ad un insegnamento di base completo di qualità. «La campagna ha alcuni punti forti» spiega Ada Civitani, responsabile dei progetti educativi di Acra, «evita un approccio assistenzialista e punta sul protagonismo degli attori locali. Intende cioè supportare gli sforzi di coloro che in Africa operano già in ambito educativo con i propri percorsi». Il coinvolgimento delle associazioni di immigrati africani in Europa è l’altro pilastro di IDay: «La campagna è nata grazie all’apporto della diaspora africana e intende valorizzarne il ruolo» continua Civitani «sia dal punto di vista culturale, valorizzando il contributo di persone portatrici di altri saperi qui in Europa sia per quanto riguarda l’azione e i progetti verso l’Africa».

I membri di IDay ritengono che solo un dialogo rafforzato tra le organizzazioni della socetà civile e della diaspora con le autorità africane ed europee può comportare una riduzione significativa del deficit dell’insegnamento di base in Africa. IDAY è membro regionale della Campagna Globale per l’Educazione (GCE) e partecipa alla settimana di azione globale (Global Action Week). IDAY redige anche un manifesto che riprende le raccomandazioni della società civile in materia d’istruzione in Africa. Questo documento è consegnato alle autorità europee da IDAY-International e dai gruppi ai propri responsabili nazionali.

 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.