Non profit
Una violenta crisi militare nelle isole Comore mette a rischio il Progetto AIFO
Lo scontro armato tra il colonnello Bacar e il governo dell'Unione ha provocato la chiusura di scuole e ospedali
di AIFO
Una gravissima crisi istituzionale ha colpito negli ultimi giorni le isole Comore, creando seri rischi al personale del Progetto Sanitario dell’AIFO nell’isola di Anjouan, coordinato dal dottor Saverio Grillone.
Il 14 aprile 2007 è scaduto il mandato presidenziale dell’attuale presidente di Anjouan, il colonnello Mohamed Bacar. Da più parti si esigevano le sue dimissioni, in vista delle imminenti elezioni. Il presidente Mohamed Bacar ha rifiutato di dimettersi interpretando alcuni punti della costituzione dell’isola autonoma d’Anjouan in maniera da giustificare la propria permanenza al potere fino all’elezione del nuovo presidente. Il presidente dell’Unione, Sambi, il 30 aprile ha nominato un presidente ad interim per l’isola autonoma d’Anjouan che a sua volta ha nominato un nuovo governo dell’isola. Ci si è trovati dunque con due presidenti e due governi nella stessa isola di Anjouan. Il pomeriggio del due maggio alle ore 14,30 le forze armate dell’isola all’ordine del colonnello Mohamed Bacar hanno dato l’assalto al palazzo presidenziale dell’unione nel quartiere di Hombo a Mutsamudu. L’assalto è stato preceduto da una prolungata e intensa sparatoria durata circa 2 ore. Oltre ai fucili mitragliatori sono stati usati anche obici di media portata. Le truppe dell’unione delle Comore che presidiavano l’edificio presidenziale, sede provvisoria del governo appena nominato, non hanno risposto al fuoco, essendo di numero assolutamente inferiore agli assalitori e hanno abbandonato la residenza con il personale civile. Gli uffici della presidenza dell’unione sono stati saccheggiati e danneggiati in modo vandalico. Tutto il parco macchine dell’unione è stato sequestrato dai militari dell’isola. Un coprifuoco di sette giorni è stato decretato da mercoledì scorso. Due battelli che cercavano di riportare a Moroni i militari dell’unione in fuga sono stati intercettati e affondati. Le vittime accertate tra i militari dell’unione sono per il momento 3.
La residenza del dott. Saverio Grillone, Referente del locale Progetto AIFO, è stata miracolosamente risparmiata nel conflitto a fuoco del 2 maggio, ma la situazione nell’isola è di grave tensione e si temono insurrezioni da parte delle popolazione particolarmente nei villaggi di Mirontsy e della capitale Mutsamudu. Le linee telefoniche sono inattive in molti quartieri, banche, posta, uffici pubblici, negozi e scuole sono chiusi da mercoledì mattina, porto e aeroporto sono anch’essi chiusi e presidiati dai militari dell’ isola. Le attività del progetto AIFO non hanno subito alcuna interruzione, l’ospedale di Pomoni, in cui opera il dottor Grillone, ha raddoppiato da ieri il numero delle consultazioni in quanto i pazienti che non possono raggiungere attualmente l’ospedale di Hombo preferiscono recarsi a Pomoni dove hanno certezza dell’accoglienza e della presenza efficace di due medici. La strada tra Hombo e Pomoni è presidiata dai militari ma non è interrotta e il veicolo dell’AIFO gode sempre di una corsia preferenziale. Le scuole del progetto AIFO per l’infanzia, a Dzindri, Imere e Vassy continuano a funzionare mentre le altre scuole hanno per il momento sospeso le attività.
AIFO sostiene nelle isole Comore un progetto socio-sanitario, con attività di controllo della lebbra e della tubercolosi, sanità di base e sviluppo sanitario nel distretto di Pomoni (isola di Anjouan), e un progetto Infanzia, che mira a garantire l’educazione scolastica ai bambini di tre villaggi dello stesso distretto.
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