Formazione

Una telefonata a Pierangelo Rocco in Nicaragua

Festeggio i miei vent'anni passati a Managua

di Redazione

Pronto, Pierangelo Rocco? Come stai?
Bene. In questo periodo sono contento perché riesco a vivere di più con la gente, collaborando con le persone di qui direttamente sul campo. Sono in Nicaragua da vent’anni e adesso lavoro per il Movimento laici America Latina. Riesco riservare tre giorni alla settimana per andare nelle comunità locali. È l’aspetto più bello del mio lavoro. Il resto del tempo lo passo in ufficio, perché il mio compito è anche quello di coordinare i progetti Mlal qui in Nicaragua.
Come vive la gente a tre anni dell’uragano Mitch?
Non abbiamo puntato semplicemente a ricostruire quello che c’era prima ma abbiamo deciso di creare una visione nuova. Il motto è stato “fare di Mitch l’opportunità per iniziare una vita nuova”.
Cosa ti hanno insegnato vent’anni di cooperazione in Nicaragua?
A rovesciare la prospettiva da cui ero partito. Mi spiego. Ho capito che per cambiare in meglio la realtà non si tratta di realizzare progetti, ma di facilitare i processi partecipativi già in corso all’interno della società nicaraguense.
Com’è la situazione del Nicaragua dal punto di vista economico?
Il Nicaragua è al collasso economico e politico. Il Paese dipende sempre di più dalle importazioni dall’estero. In parte a causa dei meccanismi globali, che sfavoriscono sempre di più le economie deboli, in parte anche per la mancanza di una politica economica seria da parte del governo. In Nicaragua i piccoli e medi produttori agricoli sono il settore portante dell’economica locale, ma non hanno avuto crediti da parte del governo in questi anni. E così il Paese si ritrova a importare generi alimentari che potrebbe produrre in loco, se solo ci fossero un po’ più di incentivi. Qui è più facile ottenere un prestito per comprare un’automobile piuttosto che per portare avanti la propria piccola attività.
È una situazione davvero difficile…
Ma io sono molto ottimista. Perché qui c’è una capacità enorme da parte delle persone di darsi da fare per costruire qualcosa. C’è insomma una grande potenzialità in termini di capitale umano.

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