Sostenibilità

Una task force per salvare l’orso

di Redazione

Finalmente tutti assieme per l’orso bruno. L’iniziativa si chiama «LIFE – Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico – Arctos». Presso la sede del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si è svolta infatti la prima riunione di coordinamento. Il progetto europeo, della durata di quattro anni, prevede una serie di azioni volte alla conservazione dell’orso in Italia, e vedrà il Parco impegnato come ente capofila e coordinatore dei diversi partner. Alla riunione erano presenti la Provincia autonoma di Trento, il Parco naturale Adamello Brenta, la Regione Lombardia, la Regione Lazio, la Regione Abruzzo, il dipartimento di Biologia e Biotecnologie «Charles Darwin» dell’università la Sapienza di Roma, il Corpo forestale dello Stato e il WWF Italia. L’incontro si è concluso con la stesura di un piano dei lavori per i primi due anni: le azioni si svolgeranno nell’areale alpino e appenninico dell’orso bruno. Sugli Appennini il progetto interessa un’ampia fascia di territorio frequentato dall’orso marsicano, che include sia le aree di presenza stabile, sia quelle di collegamento ed espansione. Sulle Alpi le azioni sono previste nell’area centrale di distribuzione dell’orso, localizzata nella provincia di Trento, a cui si aggiungono le aree periferiche, inclusa la Lombardia orientale, e nella regione Friuli Venezia Giulia, lungo il confine con la Slovenia nord-occidentale.


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