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Una tappa importante che vi aiuterà a crescere

Il docente di Diritto privato a Tor Vergata promuove con riserva il decreto legislativo: «Aiuterà a migliorare la qualità di prodotti e servizi di utilità sociale»

di Francesco Agresti

Più luci che ombre. Per Antonio Fici, docente di Diritto privato all?università Tor Vergata di Roma, il decreto legislativo sull?impresa sociale può essere migliorato anche se, così come è stato formulato, presenta delle note di merito da non trascurare. SocialJob: Come giudica il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 2 dicembre? Antonio Fici: Il decreto legislativo sull?impresa sociale, anche se ancora impreciso per certi aspetti tecnico-giuridici e lacunoso sotto altri profili, rappresenta una tappa importante del processo di definizione e riordino del terzo settore. Ciò sembra motivo di per sé sufficiente per accoglierlo con favore e ottimismo, consapevoli peraltro che l?attuale testo potrà essere perfezionato prima dell?entrata in vigore, come del resto è già avvenuto in sede di riforma del diritto societario. SJ: Quale ritiene siano i meriti principali del provvedimento? Fici: Il decreto realizza un riordino del terzo settore proprio nella misura in cui individua, al suo interno, le organizzazioni imprenditoriali, che si contrapporranno alle organizzazioni non imprenditoriali. Questa articolazione interna del settore – imprese sociali da un lato, enti non imprenditoriali dall?altro – potrà essere assunta a fondamento sia di successivi interventi legislativi (ad esempio di natura fiscale), sia di particolari scelte degli operatori nonché degli utenti. SJ: Che effetto avrà sul terzo settore l?introduzione di questa nuova forma giuridica? Fici: Il decreto sull?impresa sociale contribuirà senz?altro al rafforzamento del terzo settore e dell?imprenditorialità sociale, sia dal punto di vista soggettivo che oggettivo, accrescerà la qualità dei mercati di beni e servizi di utilità sociale, compresi quelli pubblici, contribuirà al progresso civile e all?attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà. Il tutto senza escludere però che modifiche sono opportune, se non necessarie, e verso esse dovranno indirizzarsi gli sforzi di tutti coloro che davvero confidano in una nuova ?stagione? dell?impresa sociale. SJ: Quale ritiene sia l?intervento più urgente? Fici: In generale credo siano il coordinamento con la disciplina codicistica delle società e le leggi speciali il profilo principale su cui interpreti e legislatore dovranno soffermarsi se s?intende migliorare l?attuale testo.


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