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Una settimana di spettacoli teatrali arabi

Domani inizia Tramedautore, la decima edizione del Festival della Nuova Drammaturgia dedicato ai paesi del Nord Africa

di Redazione

Otto spettacoli teatrali, cinema, musica, visual art, dibattiti sul mondo arabo. E’ il menù-palinsteto di Tramedautore, la decima edizione del Festival della Nuova Drammaturgia dedicato ai paesi del Nord Africa.

Organizzato da Outis (Centro Nazionale Di Drammaturgia Contemporanea) in collaborazione con Il Piccolo Teatro di Milano, la manifestazione porta a Milano artisti di fama internazionale dall’Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Mauritaina e Tunisia. A parlarci di queste terre e culture, sarà il Teatro d’autore con spettacoli in lingua araba e sovratitolati in italiano dal 21-26 di settembre e dal 15-17 di ottobre.

«Il mondo arabo non è una scelta esotica» ha detto il presidente di Outis Angela Lucrazia Caliccchio.«L’Italia e Milano sono cambiate. Gli immigrati hanno modificato il nostro vivere. Di queste presenze si conoscono principalmente i lati della sofferenza e della fatica. Non conosciamo invece le altre facce, della cultura, della lingua, della civiltà. In questo contesto interculturale, il teatro ha un ruolo primario nelle riflessioni che riguardano il Nord e il Sud del mondo, ed è un motore per lo scambio e il confronto tra i popoli, perché parla dell’originalità di ogni cultura».

Ad aprire il Festival sarà la proiezione de Il Volo di Wim Wenders: una favola reale in 3D che racconta l’altro volto dell’Italia di fronte agli sbarchi di immigrati.  A seguire lo spettacolo algerino Silhouette de l’ombre interpretato dalla compagnia del Teatro Regionale algerino di Skikda, con un cast tutto al femminile. L’Egitto è presente con On the performance of being an arab, dell’autore e regista Ahmed El Attar, con l’archivio ‘personale’ dell’autore, fatto di lettere private e documenti ufficiali. Il Teatro Nomade della Mauritania presenta La légende du Wagadou vue par Sia Yatabere, messinscena del testo di Moussa Diagana, uno dei più importanti autori mauritani. Il Marocco sarà evocato dallo spettacolo Heina e il Gul recitato per metà in arabo e per l’altra metà in italiano, adatto a grandi e bambini.

Oltre agli spettacoli, Outis propone due focus: L’altra Metà del Mediterraneo, un dibattito sull’universo femminile nella diaspora  tra Occidente e Oriente; e il Porto di Mileto con la partecipazione di autori provenienti dal Nord Africa riuniti informalmente insieme a giornalisti ed esperti sui temi della convivenza e dell’integrazione.

Clicca qui per il programma completo.

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