Elezioni europee

Una scuola politica per gli attivisti del clima

Un percorso di partecipazione iniziato negli scorsi mesi, che vede unite negli Stati generali dell'azione per il clima una trentina di realtà della società civile da tutta Italia, da Action Aid a Ultima generazione, dai Fridays for future ai giovani del Club alpino italiano

di Elisa Cozzarini

L’orizzonte è quello delle elezioni europee, per i quaranta attivisti che parteciperanno alla residenza politica “Non basta avere ragione” di Ti candido e Ci sarà un bel clima, a Trento dal 5 al 7 aprile. È una tappa di un percorso di partecipazione iniziato negli scorsi mesi, che vede unite negli Stati generali dell’azione per il clima una trentina di realtà della società civile da tutta Italia, da Action Aid a Ultima generazione, dai Fridays for future ai giovani del Club alpino italiano.

«Dalla stagione delle grandi mobilitazioni per la lotta al riscaldamento globale di cinque anni fa, oggi è il momento di passare all’azione politica. Per farlo, sentiamo il bisogno di trovare un linguaggio comune, aprire un dialogo tra attivismo e istituzioni: da qui il titolo della residenza: “Non basta avere ragione”», dice Clara Pogliani, fondatrice e portavoce di Ci sarà un bel clima, collettivo di attivisti per cui la chiave della transizione ecologica sta nella comunicazione e nella diffusione di messaggi onesti e responsabili.


«Noi, con gli Stati generali, stiamo cercando di dare vita a una rete, a uno spazio vivo, per ritrovare, in altre forme, la creatività e la forza propulsiva che hanno portato in piazza milioni di persone in tutto il mondo per chiedere giustizia climatica nel 2018-19», spiega ancora Pogliani. Un punto fermo, per gli attivisti, è la convergenza tra questione ambientale e sociale. Alcuni sono già impegnati in politica, altri hanno intenzione di farlo e altri ancora continueranno con l’attivismo, ma avendo in mente la ricerca di spazi comuni di azione e dialogo. «All’inizio le istituzioni hanno dimostrato grande attenzione nei confronti delle istanze degli attivisti per il clima: così siamo arrivati al Green deal dell’Ue. Ma la pandemia e la guerra in Ucraina hanno stravolto lo scenario internazionale e l’ascolto si è perso. Come fare per recuperare? E per ricostruire una prospettiva di futuro? Le piazze oggi hanno perso appeal, lasciando spazio a diverse forme di disobbedienza civile. Ma è il tempo di trovare strade nuove».

La residenza politica di Trento avrà al centro proprio la ricerca delle strategie più efficaci per avvicinare politica e attivismo. «Per poter conquistare spazio pubblico, bisogna imparare a mettere a disposizione un pezzo di sé, essere disponibili al dialogo», spiega Michele D’Alena, tra i fondatori, nel 2019, di Ti candido una piattaforma di supporto e finanziamento per sostenere chi vuole candidarsi alle elezioni, sperimentando un modo nuovo di partecipare alla politica. Continua D’Alena: «Ci rivolgiamo principalmente a ragazzi fino ai trent’anni, abituati a nuovi tipi di mobilitazione, più fluida. I giovani faticano a riconoscersi nelle forme tradizionali della politica e dell’associazionismo. Noi cerchiamo di creare punti di contatto».

Dopo la residenza di Trento, il passaggio successivo degli Stati generali, sarà la presentazione pubblica di un documento, a metà maggio, per portare l’attenzione politica sul clima in vista delle europee di giugno: un modo per la rete di organizzazioni, di parlare con una sola voce.

Le foto sono di Gabriele Ruffato e sono state realizzate all’assemblea degli Stati generali dell’azione per il clima di settembre 2023

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