Sostenibilità

Una road map per lo sviluppo sostenibile

All’Auditorium di Roma grandi specialisti di fama mondiale hanno fatto il punto sulle migliori conoscenze sul futuro del nostro Pianeta nel nome di Aurelio Peccei

di Redazione

Riacquistare la capacità di progettare uno sviluppo sostenibile che guardi a un futuro anche molto lontano, quella capacità che avevano gli uomini in passato di pianificare azioni dai risultati apprezzabili soprattutto dalle generazioni successive e porre oggi le prime pietre che serviranno a costruire un futuro immediato di concreta sostenibilità del nostro sviluppo sociale ed economico. È questa una delle prime conclusioni tratte da Martin Rees, presidente della Royal Society, nel suo intervento di chiusura dei lavori della conferenza ?Strategie per un pianeta sostenibile? convocata in occasione del 40° anniversario del Club di Roma e del centenario di Aurelio Peccei e organizzata in collaborazione col WWF.

Di fronte a 150 delegati del Club di Roma priovienienti da tutte le parti del mondo e a una platea composta da esperti del mondo istituzionale (Ministero dell?Ambiente, FAO, APAT, ISTAT), della ricerca scientifica (ENEA, CNR), dell?università (tra le altre, Politecnico di Torino, Università La Sapienza e Università di Barcellona) e dell?associazionismo si sono succeduti 32 relatori, tra i maggioroi specialisti delle singole materie a livello internazionale, che hanno sviscerato la materia della sostenibilità da ogni punto di vista, dalla lotta ai cambiamenti climatici ai nuovi scenari energetici, dalle strategie per la salute mondiale alla salvaguardia della biodiversità.

?A 40 anni dalla sua fondazione, il club di Roma si è trovato d?accordo nel proseguire un programma di ricerca e di partenrship con i decisori politici, la comunità scientifica e il settore economico per raggiungere una comprensione coerente con le sfide complesse e interconnesse che l?umanità deve affrontare. ? afferma Roberto Peccei, presidente della fondazione Aurelio Peccei, che continua: ?Il dibattito ha messo in evidenza come sia necessario stimolare i cambiamento dei valori e dei comportamenti per ridurre le minacce crescenti per il futuro dell?umanità e dei sistemi naturali che la sostengono. L?insieme delle proposte troverà la sua sintesi in ?Un nuovo percorso per lo sviluppo mondiale?, che sarà pubblicato sul sito del Club di Roma?.

?È emerso chiaramente che il modello di sviluppo sino a oggi perseguito non è più sostenibile per le capacità che i sistemi naturali hanno di supportarci e sopportarci. È diventato indispensabile cambiare rotta e farlo anche urgentemente; il mondo politico, il mondo delle imprese, il mondo della finanza non possono più pensare che l?attuale andamento possa continuare a lungo e, fortunatamente, parte di questi mondi lo hanno capito e stanno cercando di cambiare il loro atteggiamento? sostiene Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia, che continua: ?E? più che mai necessario mettere in partnership tutti gli attori del cambiamento per consentire un?accelerazione dello stesso. Un obiettivo immediato è l?impegno alla riduzione di almeno il 30% delle emissioni di gas serra entro il 2020 e quindi il rafforzamento di tutte le iniziative che vanno in questa direzione in previsione dei decisivi negoziati del cosiddetto Kyoto plus, che si terranno a Copenaghen nel 2009. È importante sottolineare come l?Italia giocherà un ruolo importante a Copenaghen, visto che avrà la presidenza del G8 e quindi dovrà giocare un ruolo decisivo nella conduzione e nella chiusura di questa trattativa?.


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