La sfida alle povertà

Una rete di solidarietà per dare sostegno alle famiglie fragili

"Accompagna una famiglia", è un progetto di accompagnamento e aiuto a famiglie in situazione di disagio, messo in campo da Caritas Italiana, Fondazione Conad e sviluppato con il sostegno di Fondazione Snam, che hanno coinvolto e aggregato diversi enti del Terzo settore, ciascuno specializzato in uno dei settori di formazione che caratterizzano il percorso

di Alessio Nisi

sostegno

È un progetto nato da un’idea di Caritas Italiana e Fondazione Conad e sviluppato con il sostegno di Fondazione Snam, originato dalla volontà di affrontare tre sfide fondamentali nell’accompagnamento e nel sostegno a famiglie in situazione di disagio: l’inclusione sociale, la ripartenza e l’educazione.

È un’iniziativa che ha l’obiettivo di supportare le famiglie più fragili delle nostre comunità attraverso un percorso di inclusione sociale, che promuove l’adozione di uno stile di vita più consapevole, rispetto a temi quali l’educazione alimentare, energetica, finanziaria e per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Il programma si chiama Accompagna una famiglia e per realizzarlo, Caritas Italiana, Fondazione Conad e Fondazione Snam hanno coinvolto e aggregato diversi enti del Terzo settore, ciascuno specializzato in uno dei settori di formazione che caratterizzano il percorso. 

I responsabili delle realtà in rete, al centro don Pagniello

In questo progetto, la sinergia tra diversi attori sociali fiorisce nella consapevolezza che il bene comune si costruisce solo attraverso il contributo di tutti.

Insieme per dare corpo alla speranza

«Il coinvolgimento attivo di cittadini, imprese e istituzioni è fondamentale», spiega Don Marco Pagniello, direttore Caritas italiana, «si tratta di una possibilità che scegliamo di cogliere per dare corpo alla speranza: un dono che ci permette di sognare non solo per noi stessi, ma per un mondo intero che attende di essere rigenerato dall’amore, che guida il nostro cammino, ci spinge ad ascoltare, incontrare e camminare insieme per costruire nuove opportunità per tutti». 

Percorsi formativi di contrasto alle povertà

Nell’ambito del progetto, Fondazione Snam ha favorito la costruzione delle partnership grazie alle quali realizzare le iniziative e, con il supporto di Fondazione Azione contro la fame Italia onlus e Agenzia territoriale per l’energia e la sostenibilità di Parma – Ates, coordina i percorsi formativi di contrasto alla povertà energetica e di educazione alimentare. 

Fare rete abilitando efficaci network della solidarietà. «In questo progetto», sottolinea Marta Luca, direttrice generale di Fondazione Snam, «abbiamo visto sin da subito l’opportunità di sviluppare un modello di innovazione sociale che fornisca un aiuto concreto alle sfide che le persone fragili affrontano nella quotidianità»

Come «Fondazione Snam», aggiunge, «abbiamo messo a disposizione le nostre competenze distintive nel contrasto alla povertà energetica ed alimentare, oltre che la nostra capacità di fare rete abilitando efficaci network della solidarietà. Siamo infatti convinti che solo grazie alle connessioni si riescano ad abilitare modelli veramente innovativi che affrontino il tema di contrasto alla povertà in modo efficace, con un approccio olistico e replicabile. Accompagna una famiglia risponde esattamente a questa visione».

Fondazione Conad svolge un ruolo di coordinamento tra i partner progettuali e le diocesi distribuite in tutta Italia e dona a ogni famiglia coinvolta nel progetto tessere prepagate per fare la spesa, come supporto al percorso di educazione alimentare. 

Marta Luca, segretaria generale di Fondazione Snam

Accompagnare le famiglie in un percorso
di educazione al lavoro

Tra i soggetti coinvolti nel progetto anche Fondazione Human Age Institute, ente del Terzo settore e fondazione d’impresa del gruppo Manpower, che si occuperà in particolare di accompagnare le famiglie in un percorso di educazione al lavoro.

La centralità del lavoro. «Siamo consapevoli», chiarisce Stefania Grea, segretaria generale di Fondazione Human age institute, «della centralità del lavoro nella dimensione esistenziale di ciascuno. Il lavoro occupa buona parte della vita attiva di un adulto, è il luogo in cui l’individuo scopre abilità, preferenze, crea legami, dona impegno, raccoglie soddisfazioni, raggiunge l’indipendenza economica, delinea il proprio ruolo nella società».

Nella fragilità, il lavoro, aggiunge, «è spesso terapeutico. Per questo motivo sosteniamo la creazione di ambienti lavorativi in cui ogni individuo sia accettato come portatore del suo valore aggiunto e quindi capace di contribuire al successo dell’impresa in cui lavora».

Il progetto nel dettaglio

Dodici mesi. Accompagna una famiglia si sviluppa nell’arco di 12 mesi, coinvolgendo le Caritas diocesane e i rispettivi volontari ed operatori, distribuiti in dieci territori, come primi destinatari del percorso di formazione, per consentire loro di acquisire informazioni e competenze da trasmettere a tutti i beneficiari dei servizi Caritas. 

Percorsi formativi per 100 famiglie fragili. In contemporanea, percorsi formativi ad hoc saranno rivolti a una platea di 100 famiglie in situazioni di fragilità, con l’obiettivo di sostenere il percorso di autonomia e assistenza già avviato con la Caritas di riferimento nel loro territorio.

Dove. Le famiglie coinvolte, beneficiarie del supporto dei tre partner progettuali, abbracciano l’intero territorio italiano: Novara, Bergamo, Modena, Forlì, Parma, Venezia, Vicenza, Pescara, Cosenza, Trivento e Salerno. 

In apertura foto di Erika Giraud per Unsplash. Le due foto nell’articolo sono di Calvarese/Sir.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.