Volontariato

Una questione di principio

di Andrea Cardoni

Mi spiace. Avrei voluto inaugurare questo blog con un’altra storia. Una di quelle che magari riescono ad appassionare chi legge. Ma non posso farlo. È una questione di principio.

Succede l’8 agosto. Negli Stati Uniti un filosofo riceve 5 milioni di dollari per poter fare ricerche sull’immortalità. A Mosca vengono chiesti tre anni di carcere per tre cantanti che ce l’avevano con un potente. In Italia invece, mentre tutti scoprono che il nome di battesimo della prossima ondata di caldo si chiamerà Nerone, succede un fatto. La sera,  nella pianura modenese da poco smossa dal terremoto, una signora sulla quarantina scivola e (si scoprirà dopo) le si gira una caviglia. Colpa della governante che ha appena passato la cera sul pianerottolo di casa. Parolacce e maledizioni verso la governante e subito la chiamata al 118. Arriva un equipaggio di tre volontari, quelli del turno della notte. Quelli che fanno emergenza in ambulanza.  Tra loro c’è anche Tommy: è giovanissimo e quello dell’8 agosto è uno dei suoi primi turni. Tommy sale le scale della casa della signora infortunata con la bombola dell’ossigeno, insieme agli altri due volontari. Non è un intervento complicato, ma il cuore pompa forte un po’ per l’emozione di una delle prime uscite, un po’ perché fa caldo e, con l’attrezzatura addosso, dopo due scalini la divisa è già da strizzare. I volontari che lo precedono arrivano in cima alle scale. Arriva anche lui. Ma l’ultimo gradino delle scale è ancora pieno di cera. Come la signora dalla caviglia slogata, Tommy scivola e la bombola dell’ossigeno che tiene in mano gli cade sul marmo dell’ultimo gradino delle scale. Alla bombola non accade nulla. Resta un po’ sbeccata la mattonella. Tommy non si è fatto niente, ma subito chiede scusa. Anche gli altri volontari chiedono scusa, ma la signora dice che non c’è problema. La signora viene curata, imbragata, portata giù per le scale e poi in ospedale, a 30 chilometri dalla casa con le scale piene di cera. Fine turno, tutti a casa a mezzanotte.

Poi succede che dopo un mese, proprio mentre a Mosca le tre cantanti vengono condannate, squilla il telefono dell’associazione di Tommy: è un avvocato che chiede di poter parlare con i volontari del turno di emergenza dell’8 agosto per sapere la loro versione dei fatti. La signora con la caviglia slogata vuole farsi ripagare la mattonella sbeccata dalla bombola di Tommy.  La signora con la caviglia slogata dice che non è per i soldi, ma è una questione di principio (senza specificare bene quale principio).

L’8 agosto scorso il 65% degli intervistati per un sondaggio negli Stati Uniti hanno ritenuto che Obama, rispetto a Romney, saprebbe gestire meglio un’invasione aliena*. Il 6 novembre ci saranno le elezioni e magari per i marziani potrebbe non essere una disputa tra democratici o conservatori, ma una questione di principio…

* “Alieni cattivi e morti viventi”, Silvia Fumarola, Repubblica, pag. 41

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