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Una proposta di legge. Fisco, rivoluzione trasversale
È stata depositata con le firme dei rappresentanti di tutte le forze politiche,Lega e Prc esclusi. È la legge sul fisco etico. Ne parla Vittorio Falsitta.
Ha presentato una proposta di legge bipartisan ribattezzata del ?fisco equo?. Dichiara il suo sostegno al progetto di legge lanciato da Vita ?+ dai – versi?. Ed è in rotta di collisione con il suo ministro, Giulio Tremonti per la legge delega di riforma del sistema tributario. Chi è questo onorevole pasdaran? è Vittorio Emanuele Falsitta, deputato di Forza Italia e relatore del Dpef all?interno della commissione Finanze della Camera. Falsitta è un classico politico trasversale, razza di cui il bipolarismo ha fatto purtroppo piazza pulita.
Seminando scalpore tra i suoi colleghi di partito, andò a Porto Alegre e ne tornò entusiasta. Ora non usa mezze parole per contestare la politica fiscale del governo: “Sono fortemente preoccupato in quanto è il principio stesso di progressività del sistema fiscale che rischia di saltare per aria. Un principio che è basilare, nel nostro ordinamento, e va rafforzato. Se poi il problema è lavorare sulle tariffe e non sui tributi, va bene, ma dalle esenzioni per le fasce più svantaggiate non si può prescindere. Una famiglia che consuma mille litri d?acqua per lavare le cinque facce che la compongono non può pagare come un singolo che si compera la Jacuzzi . Così tradiamo elementari principi di equità”.
Falsitta sposa appieno la proposta di legge sulla deducibilità delle donazioni lanciata da Vita. “Sono totalmente d?accordo”, dice, “mi limito solo a suggerire di leggere con attenzione la proposta di legge sul fisco etico, che contiene questa stessa idea, dentro un quadro più ampio, chiedendo la deducibilità fiscale di tutti i progetti di carattere ambientale o sociale. Se si decide di utilizzare lo strumento fiscale per dare impulso alle donazioni bisogna fare in modo che la deduzione sia significativa. Ma la donazione da sola non risolve il problema, è la deducibilità integrale delle donazioni che cambia tutto. Una rivoluzione culturale contenuta in questa proposta di legge”, continua, “sta nel ritenere l?intero sistema fiscale uno strumento di impulso alla lotta alle diseguaglianze”.
“Una società non è ricca solo perché cresce il Pil”, spiega, “per me la ricchezza si misura dalla diffusione dei diritti di base”: ecco perché, per aiutare questo processo, già ostacolato dalle conseguenze della globalizzazione e delle politiche neoliberiste, “bisogna abbandonare l?idea della ?neutralità del tributo? che deve invece diventare leva per uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile”.
Ed è davvero una nuova idea di fisco quella che comincia a trovare spazio in queste settimane in Parlamento. La proposta di legge, ribattezzata del ?fisco etico?, è infatti appoggiata da deputati di tutti i gruppi politici, da Forza Italia alla Margherita, ai Ds, da An al Pdci (eccetto che Lega e Prc). “Si tratta di un?iniziativa forse unica”, sottolinea Roberto Pinza (Margherita), “visto che è appoggiata dai capigruppo del Polo e dell?Ulivo in commissione Finanze”.
Una legge che non avrà vita facile con questa maggioranza, temono i deputati dell?Ulivo che l?appoggiano, da Realacci a Benvenuto. Ma Falsitta è pronto a una lunga battaglia. “Se il mercato crea eccessive diseguaglianze, è lo Stato”, chiude Falsitta, “come dice la Costituzione, che deve intervenire. Il fisco etico è un metodo e insieme un fine”. Non male per un azzurro.
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