Famiglia

Una pista per tutti

La classica pista disegnata sull’asfalto è stata rialzata, ad altezza carrozzina: «Non voglio un mondo fasullo»

di Redazione

Per rendere il ?diritto alla strada? Franco Raggi ha progettato una pista immateriale, la classica disegnata sull?asfalto per giocare con i tappi, e un labirinto. Vita:Un?esperienza nuova?Franco Raggi: Sì, è stata la prima volta in assoluto che ho progettato giochi per bambini. Ho scelto di fare qualcosa che non fosse colorato in modo retorico. Come se i bambini vivessero in un mondo colorato, ma fasullo: anche l?infanzia vive gli stessi colori degli adulti. Vita:Cosa l?ha guidata?Raggi: Il tema era interessante e poi c?era lo stimolo di progettare qualcosa che non enfatizzasse le differenze, qualcosa che fosse per tutti. La strada è un tema vago e io mi sono rifatto ai giochi che si facevano una volta nelle vie: si giocava con i tollini, disegnando una pista con i gessi. L?idea è stata quella di ?ritagliare? l?asfalto e rialzarlo. Il labirinto invece è un percorso realizzato con una superficie, tattile dove possono passare anche due carrozzine. In pratica ho rielaborato dei giochi di strada, tranne il mondo perché bisogna saltare.Vita:Giochi per bambini o per disabili?Raggi: C?è una grande attenzione all?accessibilità, ma io penso che non dovessi fare qualcosa ?per i disabili?. Anche una rete elastica può essere un gioco per tutti, dove uno usa le abilità che ha: se uno ne ha meno le usa al massimo. Ho voluto realizzare un gioco che rendesse meno evidenti le differenze, dove i bambini potessero scambiarsi ruoli mentre giocano e così socializzare tra loro.


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