Social network

Una piattaforma condivisa per ripensare il futuro dei territori

Presentata a Bologna l'Alleanza per le Transizioni Giuste, uno spazio di condivisione di buone pratiche aperto alle Pubbliche amministrazioni, al Terzo settore, alle imprese e alla società civile

di Alessio Nisi

Territori

Uno spazio di confronto che abbia al centro progetti concreti e a lungo termine partendo dalle realtà dei territori, rivolto ad amministratori, funzionari, imprenditori, attivisti di tutto il paese in prima linea nel costruire una transizione giusta. Un’iniziativa, che è anche una piattaforma di scambio di idee e proposte a livello locale, promossa da Arci Nazionale, comune di Bologna, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Fondazione per l’Innovazione Urbana, che ha l’obiettivo di sostenere reti e collaborazioni stabili, mettendo al centro le prossime generazioni. Tutto questo nel corpo di un’Alleanza: l’Alleanza per le Transizioni Giuste. La premessa? Le trasformazioni che abbiamo di fronte sono talmente radicali che appare indispensabile ripensare gran parte dei nostri comportamenti e progettare in modo diverso. Dobbiamo insomma cambiare modo di fare. Per questo occorrono progetti radicali, inclusivi, equi, in grado di valorizzare le differenze, sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, e rigenerativi, devono recuperare il senso di alleanza tra Pa, imprese, Terzo settore e cittadini.I temi? Lavoro, casa, istruzione, mobilità, salute, diritti, transizione digitale ed ecologica.

La transizioni che sta dalla parte dei più deboli

Presentata a Bologna questa mattina, l’iniziativa ruota intorno alle “transizioni giuste”, un concetto emerso negli anni Ottanta quando i sindacati statunitensi lo utilizzarono per proteggere i lavoratori, licenziati sull’onda della transizione e dalle nuove norme sull’inquinamento dell’acqua e dell’aria. Giuste? Quelle che sono per tutti e tutte, sono desiderabili, popolari, stanno dalla parte dei più deboli e guardano al futuro. L’alleanza serve invece per accompagnare chi è in prima linea nella transizione: amministratori, attivisti, imprenditori, Terzo settore. In questo scenario, i promotori  hanno ideato un manifesto di valori e obiettivi comuni, che potrà essere sottoscritto e condiviso da piccoli e grandi comuni, aziende, associazioni, enti non profit, attivisti e attiviste, che potranno così aderire e condividere buone pratiche, che andranno a creare un raccolta collettiva.

Supportare la creazione di comunità

L’iniziativa metterà a disposizione un sito, in cui sarà possibile accedere ad un help desk che si occuperà di mettere in contatto amministratori locali, cittadini, funzionari, imprenditori, ricercatori con l’obiettivo di aumentare scambi e supportare la creazione di comunità facilitando lo scambio di materiali, regolamenti, delibere, progetti per orientare programmi e finanziamenti verso le azioni più utili e concrete partendo dalle buone pratiche ed apprendimenti. 

Connettere il Terzo settore

Il progetto vuole soprattutto connettere attori diversi per ampliare il più possibile la partecipazione all’Alleanza e il suo raggio d’azione. Parliamo di amministratori locali, assessori, consiglieri comunali, dirigenti e funzionari pubblici. Parliamo di terzo settore (mondo dell’associazionismo sociale e culturale, organizzazioni di volontariato, enti filantropici, reti associative, fondazioni di ricerca), ma anche mondo della formazione: università, professori, ricercatori, con particolare attenzione al settore scientifico. E poi società civile (attivisti, individui o soggetti esperti dei temi della rete a livello nazionale, speaker di alto profilo, giovani leadership) e anche privati (aziende innovative radicate sui territori, imprese con finalità sociali e produttori di tecnologia promotori di trasformazioni).

Appuntamento annuale

L’Alleanza ha in programma l’organizzazione di un appuntamento annuale che si svolgerà a Bologna, il Forum per le Transizioni Giuste. L’idea è riunire, 11 e 12 novembre, 150-200 pensatori, amministratori, attivisti, artisti, imprenditori che lavorano in prima linea per delineare un futuro alternativo. L’evento sarà occasione per dare corpo e voce alle comunità, per mettere a fuoco i principali ambiti di azione dell’Alleanza, promuovendo la raccolta delle esigenze e degli stimoli.

In apertura foto di mauro mora per Unsplash

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.