Cultura
Una pasqua da re, anzi…da barone
Aprile, ideale per un po di relax nel Parco dei Monti Picentini. E per gustare la cucina salernitana
di Redazione
AZIENDA AGRICOLA
BARONE ANTONIO NEGRI
Via Reggiano, località Gaiano
84084 Fisciano (Sa)
Tel./fax: 089.958561, 335.6852140
Se i primi sprazzi di sole primaverile vi stanno già facendo scalpitare dietro le scrivanie, le brevi festività pasquali e i ponti del 25 aprile e del primo maggio possono essere l?occasione giusta per godersi un anticipo di stagione estiva a due passi dalla splendida costiera amalfitana, coccolati dai profumi e dai sapori della gastronomia salernitana e piacevolmente abbandonati ai ritmi lenti della vita agreste.
All?interno del Parco dei Monti Picentini, a soli 10 chilometri dal mare e a mezz?ora d?auto dai siti archeologici di Pompei e Paestum, nella località di Fisciano, in provincia di Salerno, dai primi dell?Ottocento la famiglia Negri gestisce una proprietà di 22 ettari coltivati a ortaggi, frutta, nocciole e castagne biologiche.
L?attività agrituristica è recente, frutto dell?iniziativa dell?ultima generazione: ricevuta in eredità l?azienda agricola nel 1994, Monica Negri, trisnipote del primo proprietario della tenuta, dal 1999 accoglie i suoi ospiti all?interno dell?antica casa patronale interamente ristrutturata e dalla quale sono state ricavate cinque stanze doppie con bagno privato, tutte elegantemente arredate, una cucina e due sale con il camino per il ristorante.
Per una notte e una prima colazione non si spendono più di 28 euro a persona, che salgono a 46 per la mezza pensione.
Il ristorante, aperto solo su prenotazione, offre piatti tipici della cucina salernitana e partenopea. Se un piatto di pizzelle rustiche napoletane, pasta di pane fritta e condita, e di calzoncelli con la scarola, sono il modo migliore per iniziare un pranzo all?insegna della tradizione meridionale, regina indiscussa della tavola è la pasta fatta in casa: la lasagna partenopea, condita con uovo, mozzarella, provola e salame, rigorosamente senza besciamella, i ravioli con la mozzarella di bufala, e i cavatelli, impasto d?acqua e farina.
I secondi sono prevalentemente a base di carne di cinghiale selvatico, proveniente dalle proprietà vicine, e di maiali e polli allevati nell?azienda i cui sapori genuini si sposano amabilmente con il rosso della casa prodotto dai pochi filari di un vecchio vitigno. Croccante, dolcetti con le nocciole e l?amabile torta caprese concludono l?idillio gastronomico.
Per un pasto completo non si spendono più di 21 euro, 16 per chi alloggia nell?azienda agricola. L?agriturismo è aperto tutto l?anno ma c?è un appuntamento che non può essere perso dal turista che capiti a Fisciano il primo weekend di settembre: la sagra della nocciola e del cinghiale, un?occasione unica per assaggiare in stagione le leccornie locali.
D?inverno si mangia nelle due belle sale da pranzo con camino all?interno del casale, in primavera e in estate, ogni volta che le belle giornate lo permettono, e qui di certo non sono poche, si apparecchia fuori come da tradizione contadina.
Dopo pranzo, se non preferite sprofondare nell?ozio sublime, potete tuffarvi nella natura con una rilassante passeggiata tra la verdeggiante vegetazione dell? azienda agricola, prendere lezioni di tiro con l?arco, fare un tuffo in piscina o concedervi un?escursione lungo la costiera sulla Rescator, una splendida barca in legno di fine Ottocento, di proprietà della famiglia Negri.
Se poi a preoccuparvi è la nostalgia del ritorno in città, fate scorta di prodotti biologici: ortaggi, frutta, nocciole e dolcetti della casa?e buon viaggio.
Michela Luison
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