Salute

Una partnership contro le malattie croniche

Un progetto da 30 milioni di dollari proposto dalla farmaceutica Lilly

di Redazione

Un impegno di 30 milioni di dollari nell’arco di cinque anni per combattere il problema delle malattie croniche che affligge sempre di più i paesi in via di sviluppo. Questo è l’impegno messo in campo da Eli Lilly per creare la Lilly NCD (Non-Communicable Disease) Partnership che ha come punto di forza quello di combinare insieme le risorse messe a disposizione dall’azienda americana con le conoscenze delle più importanti organizzazioni sanitarie del mondo, insieme per identificare nuovi modelli di assistenza che rendano migliori l’accesso al trattamento e più efficaci le cure, in favore di pazienti a cui ora ciò è negato.  La Partnership nella fase iniziale si concentrerà sul diabete – area di interesse in cui Lilly ha una grande tradizione ed esperienza.

 

Le malattie non trasmissibili, (non-communicable diseases), conosciute anche come croniche, comprendono le patologie cardiovascolari, respiratorie, il diabete e il cancro . Nella prima fase di lavoro, la Lilly Partnership concentrerà i suoi sforzi nel migliorare le cure sanitarie in diverse comunità in Brasile, India, Messico e Sud Africa. Queste malattie affliggono di più le popolazioni con minori risorse economiche, infatti l’80% dei decessi per malattie croniche avviene nei paesi a medio e basso reddito. Secondo l’Organizzazione Mondiale dell Sanità nel 2008 sono state 36 milioni le persone morte nel 2008 per queste patologie, il che equivale al 63% del numero globale di decessi.

 

“Oggi le malattie croniche affliggono paesi, comunità e famiglie in tutto il mondo e sono proprio i più vulnerabili a sopportare il peso più grande” ha spiegato John C. Lechleiter, President e CEO di Eli Lilly. “Crediamo fermamente di avere una responsabilità rispetto alla lotta globale contro queste patologie, nonché l’esperienza giusta per farlo. Lilly contribuirà alla Partnership mettendo a disposizione la sua grande esperienza e le ampie conoscenze nel campo della ricerca medica, con l’obiettivo di trovare soluzioni a queste pressanti emergenze sociali.”

 

Lilly insieme ai suoi partner svilupperà programmi specifici per ogni paese; i progetti partiranno all’inizio del 2012 e se raggiungeranno gli obiettivi attireranno successivi investimenti.

 

Tra i partner comprendono:

  • Brasile: Hospital Israelita Albert Einstein – Diagnostic & Preventive Medicine and Research Institute
  • India: The Public Health Foundation of India, Project HOPE, Population Services International
  • Messico: The Carlos Slim Health Institute – Casalud
  • Sud Africa: The Donald Woods Foundation, Project HOPE

 

Il programma si basa sul concetto di “condivisione delle competenze” ed è stato ideato per identificare e mettere in pratica nuovi approcci olistici e sostenibili per la cura del paziente, i quali a seconda delle realtà locali possono abbracciare qualsiasi iniziativa a partire dall’educazione ai training per gli operatori sanitari, con l’obiettivo di garantire l’accesso ai trattamenti sanitari.

 

Sulla base di questo modello di gestione, la Partnership Lilly seguirà la seguente metodologia:

  • Ricercare: sviluppo di modelli pilota per la gestione sanitaria del diabete sviluppati sulla base di ricerche avanzate e ampie raccolte di dati.
  • Riportare: lavorare con partner accreditati per condividere i dati e i risultati.
  • Promuovere: informare le parti coinvolte dei risultati ottenuti attraverso i programmi e incoraggiarli ad adottare le soluzioni che si sono dimostrate  efficaci

 


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