Volontariato

Una pallonata che abbatte i muri

Anche un regista da Oscar coinvolto nei progetti. È Luigi Falorni, che ha girato uno spot per Annulliamo la distanza...a cura di, Daniela Verlicchi

di Redazione

E c?è anche un regista tra i protagonisti di Stand up speak up. Luigi Falorni, candidato all?Oscar 2005 per la sezione documentari, ha realizzato uno spot per l?associazione Annulliamo la distanza di Firenze. Un muro, due squadre di ragazzi e un pallone che colpo dopo colpo abbatte le distanze e la barriera che li separa: questa la storia raccontata nello spot che è stato trasmesso in tre stadi italiani (Roma, Milano e Firenze) in una domenica di campionato, su Internet e in alcune trasmissioni tv. «Avremmo voluto diffonderlo di più», ha spiegato Enrico Bosisio di Annulliamo la distanza. «Purtroppo ci siamo dovuti confrontare con interessi commerciali che avevano altre priorità». Difficile definire ?collaborativo? l?atteggiamento dei grandi club: nella maggioranza dei casi si sono dimostrati distanti o addirittura indifferenti all?iniziativa. è successo anche a Bologna, per l?iniziativa promossa dalla sezione Uisp locale. Anche in questo caso si tratta di un progetto che pone al centro l?informazione, o meglio la controinformazione. Il consorzio Teti, braccio operativo del progetto, ha creato un sito (www.biancaenera.it) che raccoglie tutte le segnalazioni di tifo scorretto nei camp sportivi di Bologna, e non solo. «Abbiamo scoperto cose interessanti», spiega Federico Mascagni di Teti. «Dalla collaborazione con l?Aia – Associazione italiana arbitri, ad esempio, è emerso che i referti arbitrali sul tifo scorretto vengono pubblicati sul sito solo dalla serie B in giù. Su quello che capita negli stadi di A non si sa molto. E la battaglia per la legalità si vince prima di tutto al Sud».


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